martedì 27 maggio 2008

Paure

Biancaneve aveva un’ amica di nome M. a cui voleva molto bene. Era stata sua compagna di scuola, (nella classe dietro a quella di Biancaneve perché più giovane di un anno) e aveva poi sposato B, e messo al mondo sei figlioli: il loro primo figlio è stato compagno di Nanotre per 13 anni. M era una donna spiritosa , creativa , molto concreta. Una volta uno dei suoi bambini cominciò a svegliarsi di notte con una delle paure tipiche dell’infanzia, e dalla sua stanza chiamava - “Mamma, c’è il lupo!” – Una, due, tre volte la mamma si alza per andare da lui, accende la luce e gli mostra che non c’è nessun lupo; ma il bimbo dopo un po’ torna a chiamare “C’è di nuovo il lupo...” A quel punto M. ha un colpo di genio, tipico della inventiva di una donna saggia :-“ E tu sparagli!”
Chissà, forse il piccolo sparò con la pistola fatta dal suo pollice e dal suo indice...certo è che il lupo non si presentò più, e si potè finalmente dormire..
A volte per scacciare le paure occorre usare il buon senso, e più che opporre ad esse dei saggi ragionamenti far loro uno sberleffo.

2 commenti:

Prof 2.0 ha detto...

Sì però ci vuole qualcuno che ti dica di sparargli...

isabel ha detto...

E poi ci vuole chi capisca cosa voglia dire sparare...