mercoledì 26 novembre 2008

Siamo alla frutta? No, siamo a mare

Domenica il fratello del Cacciatore è venuto a pranzo qui, essendo di turno per l’assistenza alla Nonna. Poco prima di andare a tavola è andato a lavarsi le mani, e ha notato che la cassetta di uno dei due bagni della casa -cassetta scientifica, dotata di due opzioni: 4 litri e 9 litri- rispondeva solo all’opzione maggiore. Lo ha detto al Cacciatore, e insieme – con una perfetta scelta dei tempi, proprio mentre Biancaneve portava in tavola il pranzo- hanno deciso di provvedere ad aggiustare il guasto. Hanno, nell’ordine:
a) smontato la cassetta
b) allagato il bagno e zone limitrofe (la Protezione civile stava per intervenire)
c) trascinato nel corridoio l’armadietto di legno pieno di cose provocando strisce indelebili nel pavimento ( e facendo strike di tutti i flaconi contenuti nelle mensole interne)
d) cercato di asciugare il lago con gli stracci
e) rimontato la cassetta senza riuscire a riparare il guasto ma facendo in modo che la suddetta per un po' gocciolasse acqua per terra (alimentare la portata del lago)
f) lasciato il suddetto bagno in uno stato pietoso.
Da tre giorni la porta del bagno ( forse gonfiatasi per l’acqua assorbita) non si può più aprire e chiudere con una mano sola, e Biancaneve ci sbatte regolarmente la testa perché la apre ed esce quando lei non si è affatto aperta.
Quello è il bagno delle donne, e a loro andava bene così, anche con un’opzione in meno.Non sempre l'efficienza diventa efficacia.

martedì 25 novembre 2008

Gesti d'amore

Guardate che grazioso questo piccolo video:



L'amore sa trovare strade inedite per farsi riconoscere.

lunedì 24 novembre 2008

Call center

"Pronto, è la signora Biancaneve? Buongiorno, sono Laura. E' lei che si occupa del collegamento a Internet?...."
Biancaneve ha un sospetto: c'è qualcuno che la spia, o che ha piazzato telecamere nascoste nella casa del bosco. Non si spiega altrimenti il fatto che gli operatori dei call center (Sky, Telecom, Infostrada, Tele 2 ecc) chiamino sempre quando la pasta è quasi pronta e devi scolarla, o nell'istante preciso in cui giri la chiave per chiuderti in bagno. Lo, sanno, i perfidi; lo sanno e lo fanno.
Da quando qualcuno le ha detto che gli operatori dei call -center devono cercare di tenere al telefono almeno per 40 secondi il cliente chiamato, Biancaneve si sforza di essere meno sbrigativa nel declinare le mirabolanti offerte, e di usare qualche parola gentile in più prima di chiudere la telefonata. Ma chi glielo spiega allo spaghetto, che nel frattempo è diventato colla?

domenica 23 novembre 2008

Sapere sognare

Il primo nano ha passato a Biancaneve una citazione di Saint-Exupery che le è piaciuta molto:

-“Se vuoi costruire una nave
non richiamare prima di tutto gente
che procuri la legna,
che prepari gli attrezzi necessari,
non distribuire compiti,
non organizzare il lavoro.
Prima risveglia invece negli uomini
la nostalgia del mare lontano e sconfinato.
Appena si sarà svegliata in loro questa sete
gli uomini si metteranno subito al lavoro
per costruire la nave.”

Dobbiamo assolutamente recuperare la nostalgia per il mare lontano e sconfinato, dobbiamo –tutti, giovani e meno giovani – tornare a desiderare qualcosa di grande e bello. Dobbiamo riaffermare il primato dell’efficacia sull’efficienza, del respiro ampio sulla ristrettezza di vedute, della navigazione verso porti lontani e meravigliosi sulla calma piatta e statica, accettando il rischio e la fatica di un viaggio pieno di pericoli e incertezze ma anche ricco di avventure e di gioia. Dobbiamo reimparare a sognare, e insegnarlo agli altri. Educare è risvegliare questa sete.

venerdì 21 novembre 2008

Vicini di casa

Quando i nani erano tutti piccoli la mattina era un gioco di fuoco farli lavare, vestire e dare loro la colazione. Dietro la parete del bagno c'era la camera da letto di una signora anziana; quando loro facevano storie per lavarsi i denti o quando gridavano "Mammaaaa....le calze sono bucate!" la signora bussava nella parete perchè - giustamente - il fracasso la disturbava. Era diventata un mito: Zitti, bambini, c'è la signora che dorme! Non aveva un volto, un nome, era semplicemente la signora che dorme. Passati molti anni, un giorno Biancaneve ha ricevuto una telefonata: c'era qualcosa che non andava nel tubo della sua doccia, e si era formata una grossa macchia di umidità nella parete della stanza da letto dell'appartamento accanto; quello della signora che dorme! Biancaneve è andata a casa sua per verificare il danno e prendere accordi per sistemarlo, e con sorpresa si è sentita chiedere notizie di ciascuno dei nani, nome per nome.
Ora la casa del bosco è silenziosa, anche la mattina presto, e non ci sono più turni per il bagno. Nessuno bussa più alla parete, e forse la signora che dorme ha ora un sonno che nessun rumore può più turbare.

giovedì 20 novembre 2008

Pensieri e parole

Ieri sera chiacchierando con alcuni amici Biancaneve ha nominato la parola "boatta" e tutti si sono messi a ridere. Ma perchè, che c'è di strano? Voi come la chiamate la confezione dei pelati o delle pesche sciroppate? Barattolo? No, fa pensare a quello di vetro col coperchio. Lattina? Neanche, richiama la birra, la Coca cola o comunque una bibita. Latta? Squallido. Scatola? No, sa di cartone. E' vero, sul vocabolario la boatta non c'è; ma questo non significa granchè. Infatti non c'è nemmeno "carpetta", anche se noi ci mettiamo dentro i fogli e i documenti; e non c'è neanche "scarrozzo", ma tutti sappiamo che bisogna lasciarlo libero.
Probabilmente Biancaneve in una delle sua vite precedenti (oltre ad essere stata una capra per via delle insalate che ama) deve essere stata una francesina un po' snob che al mercato comprava "boites" di roba: e poi "boatta" è così di soddisfazione da pronunciare. Ti riempie la bocca, e quasi senti il sapore di quello che c'è dentro.

lunedì 17 novembre 2008

Il cuore nell'orto

L’amore è una cipolla: bianca di purezza, rosa quando ti fa sognare un futuro felice, rossa di passione. L’amore – come la cipolla – è fatto a strati concentrici, avvolgenti; dà sapore a tutti i piatti; ti lascia il suo profumo nelle mani, e lo trasmetti a tutto quello che tocchi: la tastiera del computer, il telefono... L’amore – come la cipolla- non te lo scordi facilmente (ritorna sempre...) e qualche volta ti provoca bruciore vicino al cuore. L’amore – come la cipolla – lo puoi cucinare in tanti modi; può farti piangere; col tempo fiorisce con un ciuffo verde speranza; qualche volta è pure lungo, come lo scalogno.
Questi vaneggiamenti un po’ demenziali passano per la mente di Biancaneve mentre prepara il condimento per la pasta in una qualunque domenica mattina di novembre. Ovviamente, sta affettando una cipolla, e sta cercando di farlo con amore.

giovedì 13 novembre 2008

Villaggio globale

Chi è nato da queste parti ha uno sguardo perennemente scanzonato sulla realtà: la rivolta a suo piacimento e ne ride attraverso argute sottigliezze linguistiche che si servono del dialetto in modo magistrale. Così per esempio c'è in giro una maglietta che - parafrasando il detto che "cu nasce tunnu 'un po' mòriri quadrato" (chi nasce tondo non può morire quadrato, cioè non può cambiare la sua natura) - afferma che "cu nasce tunnu 'un po' mòriri pescispata" (chi nasce tonno non può morire pesce spada). Ieri Biancaneve ha visto un'altra perla di questo genere, questa volta stampata su una felpa: "si è vero ca 'u munnu gira, l'America 'a passari ri ccà" (se è vero che il mondo gira, l'America deve passare di qua). Non si è forse verificato puntualmente? Non abbiamo vissuto l'elezione di Obama come se fosse l'inquilino del piano di sotto? Non abbiamo visto scheletri camminare per strada la sera di Halloween e fatto spuntini con panini imbottiti con carne di bestie improbabili invece del classico nostrissimo pane e panelle o tutt'al più con la meusa (=milza)? Biancaneve sa che c'è la globalizzazione, ma non sa bene se la cosa le piaccia o no.

martedì 11 novembre 2008

Noi e la posta

Scrivere una lettera: a volte è difficile, altre è esilarante, come in questo brano di "Non ci resta che piangere"
resta che piangere"

lunedì 10 novembre 2008

Storiella

E' notte fonda. Una motovedetta dei carabinieri solca le acque scure del mare. A un certo punto gli occupanti della motovedetta vedono una luce in lontananza e avvertono con segnali luminosi: "Spo-sta-te-vi, sie-te trop-po vicini al-la co-sta!"
L'altra luce lampeggia di risposta: "Non-pos-siam-o". I militari dell'Arma ripetono più volte l'avvertimento dirigendosi verso la luce, ma ottengono sempre la stessa risposta. Ad un tratto si sente un botto fortissimo, una specie di crac. La motovedetta è semidistrutta; su di essa lampeggia un ultimo messaggio: "Non-po-te-vamo-/sia-mo-den-tro-al-faro!"
A volte quando si vuole rimuovere una verità che non ci piace (ma che è messa lì proprio per noi, per aiutarci nella navigazione), finiamo per sbatterci il muso contro.

martedì 4 novembre 2008

Ditologia

Tra le dita della mano il preferito di Biancaneve è il pollice. Forse è così perché il pollice si oppone alle altre dita, e lei ci vede rispecchiata la sua tendenza ad essere Bastian contrario; forse perché il pollice in alto è segno positivo, dice va bene, e unito all’indice indica OK; o forse più semplicemente perché quando era bambina sostituiva il ciuccio. Nelle arene dell’antica Roma con il pollice l’imperatore decretava la vita o la morte dei gladiatori; generazioni di giovani lo hanno usato per girare il mondo in autostop; decine di volte al giorno lo incarichiamo di premere i bottoni che chiamano l’ascensore e accendono il computer o la lavastoviglie... insomma il pollice è un grande.
Peccato che in una cosa faccia cilecca : Biancaneve non ha purtroppo il pollice verde. Anzi, quando lei si avvicina alle piante queste vengono prese da un incoercibile istinto suicida. Esisterà un rimedio?
Forse ci vorrebbe una birra, come suggerisce il video qui sotto.