mercoledì 25 dicembre 2019

Giocare a Natale

Torniamo dalla messa della notte di Natale. È mezzanotte e mezza e il Cacciatore vuole mettere Gesù bambino nella mangiatoia del presepe, ma non si ricorda dove lo ha messo. Inizia una caccia al tesoro. Gesù di diverte a giocare a nascondino, siamo noi che a volte ci stanchiamo di cercarlo e smettiamo di giocare...
Alla fine la statuetta viene trovata su una mensola della libreria, dentro una conchiglia, e messa dove stare, nella grotta di Betlemme e nel nostro cuore. Buon Natale, e buon divertimento nel quotidiano gioco del nascondino. 

lunedì 23 dicembre 2019

Sogni

"True dreamers never sleep" si legge su molti cartelloni pubblicitari in questi giorni.  Se da una parte è vero che  per fare bei sogni bisogna dormire bene, è vero anche che si può sognare alla grande anche con gli occhi bene aperti. Sognare cose grandi, e rilanciare sulla possibilità concreta che si realizzino. A volte con l'età che avanza verrebbe di fermarsi e dire " Oramai..." e invece "ora, o mai!" Biancaneve ha un amico che spesso le dice "continuiamo a sognare"; è un buon consiglio, che riecheggia quello di un altro amico che diceva "Sognate, e la realtà supererà i sogni"

domenica 22 dicembre 2019

Raccontino di Natale 2019..... Anna

Mi chiamo Anna. Ho 53 anni e sto per diventare nonna per la prima (e unica...) volta. In realtà non so se lo sono già diventata, perchè mia figlia Miriam è dovuta andare a Betlemme con suo marito Yosef, che è discendente di Davide, ed è difficile avere notizie. Ma, dico io, proprio adesso doveva venire in mente all'imperatore romano di fare un censimento...non poteva aspettare qualche mese in più?. Mia figlia ha affrontato questo imprevisto con pace, come fa sempre; le è dispiaciuto un po' dover rinunciare a portarsi appresso la bella culla di legno che mio genero aveva fabbricato con tanta cura per accogliere il bambino, e ha preso solo alcune fasce di lino che io ho cucito con amore, dando un bacio ad ogni punto per farlo trovare al mio nipotino appena sarà in questo mondo. Questa figlia è stata un grande regalo del Cielo: Gioacchino ed io abbiamo desiderato tanto un figlio, ma per molti anni l'attesa è rimasta delusa. Poi, inaspettatamente, un angelo è apparso sia a me che a lui per annunciare che saremmo diventati genitori! Lui era lontano , in compagnia di pastori, e si affrettò a tornare a Gerusalemme da me.  Ricordo ancora l'emozione del nostro incontro  alla Porta Aurea: ciascuno dei due voleva dare in fretta la straordinaria notizia all'altro, ma le parole sono morte in un tenero bacio, più eloquente di molti discorsi e più fecondo di ogni altro gesto. E così è arrivata Miriam, la più pura, bella, buona e allegra delle bambine, ed è cresciuta diventando una ragazza di raro fascino nella sua elegante semplicità, e quando si è promessa a quel giovane falegname ben piantato ho avuto la certezza che avesse fatto la scelta giusta. Anche mia cugina Elisabetta è diventata  da poco madre in tarda età: Miriam è andata da lei e si è fermata tre mesi e quando è tornata c'era uno sguardo nuovo nei suoi occhi, e un sorriso bellissimo sul suo viso, e una rotondità che mi ha fatto capire subito che aspettava un figlio. C'era però anche in lei qualcosa di non detto, una sorta di segreto i cui accenni misteriosi emergevano in alcune frasi che risuonavano spesso nei discorsi di Miriam : grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente...d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata..Quali grandi cose? e perchè dovrebbero chiamarla beata? Io aspetto che mia figlia mi apra il suo cuore, sono certa che lo farà...per ora non sto nella pelle dal desiderio di vedere e stringere tra le braccia il mio nipotino. Queste 40 settimane  sono state più lunghe dei 40 anni trascorsi dal mio popolo nel deserto..e adesso non potrò starle accanto al momento della nascita, lavare le fasce e prepararle qualcosa da mangiare. Che cosa penosa avere i figli lontani!E quanto pesano i dubbi, i timori! Però  stanotte ho fatto un sogno: un angelo mi diceva di stare tranquilla, che mia figlia sarà una  madre con un  cuore grande, che a lei si rivolgeranno miliardi di persone finchè esisterà il mondo e che mio nipote salverà tutta l'umanità... Mi sono svegliata contenta, l'ansia sparita, ringraziando - da buona ebrea-  il Dio tre volte santo che non si lascia vincere in generosità. E anch'io ho detto "grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente: mi ha dato la gioia di essere madre, mi ha dato la gioia di essere nonna.

sabato 21 dicembre 2019

Regali

Fare regali - più che riceverne - è una delle cose più belle della vita. Regali "giusti" , pensando alle persone che li riceveranno; regali non insulsi, ma neanche senza poesia ("utile per inutile non vitiatur "dice la sapienza antica); regali non necessariamente molto costosi, ma in cui sia riconoscibile "il pensiero che conta", come dire "io ci sono" ( che poi è anche il nome di Dio).  Fare regali svuota le tasche, ma riempie il cuore. Siamo come una clessidra, che si svuota con gioia, perchè sa che arriverà una mano che la capolvolgerà, e per ogni granello di sabbia donato riempirà il cuore di un granello d'oro.

venerdì 20 dicembre 2019

Gender

":::Illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidata dalla pietà rosa e così sia" Così pregava prima di addormentarsi quella bimbetta dai capelli rossi. Già, perchè la Pietà era celeste per il fratello, maschio. Che anche la Grazia venga ripartita rispettando le quote rosa?

giovedì 19 dicembre 2019

La cassata

Sulle tavole di festa di questa città raramente manca la regina dei dolci siciliani: la Cassata. Si scrive con la maiuscola perchè è una cosa maiuscola, un'armonia di pasta reale, pan di Spagna sottilissimo, crema di ricotta, zucchero (tanto zucchero!) e frutta candita intera e coloratissima. Si sono fatte varie ipotesi sull'origine di questo capolavoro della pasticceria: che l'hanno inventata gli arabi, che il nome venga da "glassata/classata/cassata" ma secondo qualcuno esperto di cibo e di sicilianità pare che in realtà la "caseata" nacque nel Lazio ed era pane con dentro crema di latte/formaggio; solo più tardi un pasticcere palermitano la decorò con la frutta candita, che però col suo peso rompeva la base. Fu un bottaio a suggerire di mettere - come nelle botti - un cerchio di contenimento, e  così la pasta reale  (o pasta di mandorle, inventata dalle monache) fece il suo ingresso abbracciando e sostenendo il tutto in un dolce abbraccio e rendendo questo capolavoro "regale". Dolce, dolcissimo.  Forse la prossima Sugar tax colpirà anche i nostri dolci, oltre che le nostre tasche.
Biancaneve è cosciente del numero spropositato di calorie che la suddetta fornisce ad ogni pur moderato boccone...perciò quest'anno  dal suo pranzo natalizio la Cassata sarà cancellata . Cioè cassata....

martedì 17 dicembre 2019

Calze

Avevamo una zia che per Natale regalava a tutti i nipoti un paio di calze. Regalo semplice, utile, economico, divenuto tradizionale. Biancaneve ha raccolto l'eredità di questa zia che ormai si occupa delle calze degli angeli, e stamattina è andata a comprare le calze per nipoti maschi, fratelli e cognati, cercando di immaginare le preferenze di ciascuno (classica, a righe, a coste, a pois...). Un paio di calze nuove fa sempre comodo : quando vai a comprarti le scarpe, il commesso non vedrà il buco prodotto dall'alluce; eviterai che  camminando l'elastico slabbrato  faccia scivolare lentamente la calza verso la caviglia e ti devi fermare ogni venti metri per tirarla su... e poi le calze nuove aiutano a fare passi nuovi, forse decisivi.
Bisognerebbe preparare delle calzette piccolissime, fatte a mano coi ferri, un punto dopo l'altro, di lana morbida e calda, anche per il neonato di Betlemme, e portargliele nella fredda notte tra una settimana.  E  in quella notte forse gli angeli canteranno un canto che  calza bene ( è proprio il caso di dirlo...) :la riga di quella preghiera che parla di "un Sole che sorge per dirigere i nostri passi sulla via della Pace".

lunedì 16 dicembre 2019

Profumi

Con l'avvicinarsi del Natale si moltiplicano le pubblicità di profumi, spesso dai nomi accattivanti e firmati da grandi griffe. Biancaneve non è particolarmente amante nè consumatrice abituale di profumi, ma le piace quel leggero sentore di freschezza che alcuni prodotti lasciano, e che danno un tocco di chic. E poi gli slogan che inventano per promuovere i profumi sono geniali: ammiccano, seducono, promettono...Il profumo ha un grande potere evocativo; non è un caso che sia legato al senso interno della memoria, e basta un odore di un cibo "di casa" o un lenzuolo trattato con quel particolare ammorbidente per accendere un desiderio o una nostalgia.
. Quando si entra nella basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, la prima cosa che ci si trova davanti è una lastra di pietra rossastra, per terra, che tutti i pellegrini baciano devotamente perchè si ritiene che su quella pietra le pie donne abbiano adagiato il corpo morto di Cristo e lo abbiano unto con oli profumati. Sono passati venti secoli, ma da quella pietra posta tra il Calvario e il Sepolcro emana un profumo di nardo o di qualche altra essenza che ti riporta indietro nel tempo, e rende attuale e vivissima la sensazione di essere lì, tra quelle donne, a compiere un gesto pieno di affetto verso qualcuno che si ama molto. E' rimasto un ricordo vivido e indelebile.
 La zia Maria diceva con  rara saggezza "Il miglior odore è nessun odore", (forse riferendosi a quei miscugli di profumi che a volte ti assalgono quando entri in una stanza piccola e affollata dove Chanel n.5 sommato a Miss Dior  più Vattelappesca crea un cocktail leggermente nauseante) e avendo vissuto in tempo di guerra usava il bicarbonato al posto del deodorante (efficacissimo! davvero).Però se Biancaneve potesse tornare indietro, al primo Natale della Storia, le piacerebbe far visita alla Famigliola della grotta portando in regalo una boccetta di nardo purissimo per mitigare la puzza degli animali presenti e anche per impregnarsi del " bonus odor Christi", che non si percepisce col naso ma col cuore. E sembra che ci sia un profumo particolarmente adatto all'occasione, che si chiama "J'adore".

domenica 15 dicembre 2019

A Natale puoi...

In questi giorni tra i vari prodotti natalizi che la TV pubblicizza ce n'è uno introdotto da una canzoncina che fa "A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai...". Biancaneve ha cercato in rete il testo completo, e ha scoperto che  quello che a Natale puoi fare  e che secondo la canzone non puoi fare mai è "riprendere a giocare , a sognare, a dire ciò che non riesci a dire mai: che è bello stare insieme...che ho  voglia di gridare quanto ti voglio bene. E' Natale e a Natale si può fare di più...per noi". Giusto. Ma perchè lo puoi fare a solo Natale? Certo, la festa in questione suscita teneri sentimenti, ci fa sentire più buoni...ma fare le cose di cui sopra dipende solo da un sentimento, magari suscitato da luci, abeti decorati e fette di panettone? O non piuttosto da un desiderio che si trasforma in realtà concreta, in gesti e parole per ridare a noi stessi e a chi ci sta accanto un affetto nuovo, un sorriso vero? Desiderio che trae origine e forza da colui che è la causa prima della festa, un Dio Bambino che col suo venire al mondo ci dice ogni giorno "Tu puoi"  Se così è, allora non solo a Natale, ma tutto l'anno, ogni giorno puoi fare di più. Per noi, per loro, per tutti.

sabato 14 dicembre 2019

Anziani, o diversamente giovani

Biancaneve ha visto una vignetta simpatica: due anziani sono sdraiati sul letto. Lei dice a lui "Caro, secondo te noi abbiamo ancora feeling?" E lui risponde "Non lo so. Guarda nell'armadietto dei medicinali". Non è del tutto sbagliato, anche se più che tra le medicine il feeling rientra  nella categoria degli integratori, roba costosa consigliata per ritrovare l'energia, vincere la stanchezza, rinnovare il sentirsi giovani. Mr Wikipedia definisce il feeling "Intensa e immediata corrente di simpatia che si instaura tra due persone. Vicinanza di affetto e reciprocità o un particolare trasporto che una persona prova verso qualcosa ( o qualcuno, ndr) che ne occupa l'attenzione". Forse ogni matrimonio dovrebbe consumare almeno una confezione  a settimana di questo prezioso e potente integratore della forza e gioventù del rapporto, qualche bustina sciolta nell'acqua della quotidianità da bere al mattino per ritrovare uno sguardo limpido sull'altro. E per cantare con Cocciante "Questione di feeling...Così, aprendo l'anima, così lasciando uscire quello che ognuno ha dentro, ognuno ha in fondo a se stesso, che per miracolo adesso sembra persino più sincero nel cantare, nel cantare insieme. Così per scherzo fra di noi, improvvisando un po' ti seguo pure. Vai..la sera arriva, il giorno piano piano se ne va, ma se canti resta là".