sabato 27 marzo 2010

Dipendenza

Biancaneve è rimasta colpita dal vedere nello splendido aeroporto di Madrid una piccola saletta, di pochi metri quadrati, con le pareti di plexiglas, strapiena di persone che fumavano accanitamente le loro sigarette, come per rifarsi dall’astinenza durata qualche ora durante il volo. A dire la verità facevano un po’ ridere, ma anche un po’ pena. Subito le è tornato in mente lo sforzo fatto per smettere di fumare (era il novembre 1989): ci aveva provato tante volte senza successo; poi un pomeriggio si era trovata a salire tre piani di scale a piedi e ad arrivare senza respiro, col cuore a mille; e in un rigurgito di senso di responsabilità (c’erano sei figli da crescere) fu presa la storica decisione, e fu subito comunicata a più gente possibile per incastrarsi (quando si è orgogliosi costa rimangiarsi un impegno preso...)
Oggi ci sono tecniche e corsi per trovare la forza di smettere di fumare. Un tale – fumatore incallito- disse una volta ad un amico di aver frequentato un corso per togliersi la voglia di fumare. L’amico stupito gli disse “Ma evidentemente non ha avuto successo! Stai fumando...” – “E’ vero- disse il primo- ma adesso fumo senza voglia.”

martedì 23 marzo 2010

Acrimonia

In un articolo apparso sul Corriere della Sera di domenica scorsa, Galli Della Loggia rilevava come in un'Italia ormai anticristiana chi crede è sottoposto a critiche aspre, animate da un'enfasi nutrita di acrimonia. Spesso nei luoghi di lavoro, nei salotti, nei gruppi di giovani, manifestare la propria fede comporta il fare i conti con sorrisetti beffardi e battute ironiche; viene da pensare a quell'esploratore europeo ateo e convinto di sapere tutto che un giorno nella savana africana incontrò un indigeno che leggeva la Bibbia, e gli disse: " Non leggere quel libro, che non ti serve a niente."
-"Però a te è servito molto" gli rispose amabilmente l'africano.
-" E in che cosa?" domandò l'europeo senza capire
-"Vedi, io prima ero cannibale..."

lunedì 22 marzo 2010

Fiocco rosa

Sono passati quattro mesi dall'ultimo post, e sono successe tante cose, e Biancaneve non sa da dove cominciare. La cosa più bella è stata la nascita della prima nipotina: Bianca è stata un mese a Madrid e si è riempita di tenerezza per quella bimba che in soli tre chili e qualcosa racchiude un mondo intero ancora tutto da scoprire, un'anima senza uguali e un futuro da vivere passo passo. Guardando un neonato che dorme beato dopo la poppata si riscopre che cosa significa "contemplare": uno sguardo calmo, senza fretta, colmo di stupore, desideroso di penetrare il mistero eppure arreso all'impossibilità di comprendere pienamente tutte le sfaccettature dell'essere una persona. E uno scioglimento del cuore che non ti aspettavi, pur avendo visto tanti altri neo-nonni rincretinire così.
La casa del bosco si è gemellata col minuscolo appartamento del quartiere Salamanca di Madrid; siamo cuciti ad esso a doppio filo, grazie alla nostra nuova, bellissima Spagnoletta.