venerdì 30 maggio 2008

In montagna

Un ‘estate di alcuni anni fa la famiglia del bosco si trovava in montagna, in Trentino Alto Adige; gli anni in verità erano più di alcuni, perché Biancaneve era in attesa di Nanasette. Il Cacciatore trascinava sua moglie per sentieri impervi, manco fosse Heidi a cui le caprette fanno ciao, incurante delle sue proteste e della minaccia di partorire lì per lì o di fermarsi definitivamente alla prima malga. I nani invece se la godevano un mondo. L’unico che di tanto in tanto protestava era Nanosei, allora un bimbetto di due anni e mezzo con due occhi enormi; quando non voleva camminare il Cacciatore gli prospettava la meta ormai vicina (e l’innocente ci cascava), gli descriveva quello che avremmo visto una volta arrivati in cima, il ruscello che era dopo un paio di curve, e lo distraeva facendogli raccogliere le fragole che crescevano lungo il sentiero al margine del bosco. Accendeva il desiderio, incoraggiava, gli dava piccole soddisfazioni intermedie, e... non lo prendeva in braccio. Insomma faceva egregiamente il suo mestiere di padre. E in fondo anche quello di marito, perché procurava sempre a Biancaneve un bastone a cui appoggiarsi per non rotolare a valle.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"io lo so che non sono solo
anche quando sono solo" dice una famosa canzone di Jovanotti.
E trovo queste parole molto belle, e le allaccio a quello che dici tu, Biancaneve. Che forza e che fiducia che ha il bambino difronte a suo padre, è sicuro e non si sente solo...
Sorridere è bello.
Bisogna saper sorridere alla vita e molti adulti avvolte si dimenticano di quanto sia piacevole sorridere.
Impostare la comunicazione con un sorriso è bello e importante per i bambini. Tutti rispondono ad un sorriso di un bambino e ogni bambino a cui si parla con i sorrisi è un bambino felice.
I figli nascono da atti d'amore e hanno solo bisogno di tanto amore.
Essere padri aiuta a riscoprire il bambino che c'è in noi, e credo che questo post sia l'esempio evidente di quanto detto fin'ora.

Russolo

Anonimo ha detto...

interessante notare come a volte tra "cedere" e "impuntarsi" per non cedere c'è un modo di "non cedere ma senza impuntarsi", con eleganza, affetto, creatività che è la cifra dell'educatore di successo.
Gigifix