Il Cacciatore si è comprato un libro che si intitola “La memoria”: nel retro copertina viene annunciato che “ricordare è vivere, dimenticare solo sopravvivere”. Forse lo ha comprato perché quando telefona ad un amico mette la mano sulla cornetta per chiedere a Biancaneve come si chiama la moglie, oppure perché spesso arriva fino al garage per scoprire che ha dimenticato le chiavi: nessuno lo sa. Biancaneve ha guardato il libro con aria di sufficienza; lei ricorda la data di nascita delle sue amiche, il numero di telefono di casa di una trentina di persone e le canzoncine che i nani le cantavano per la festa della mamma quando andavano all’asilo. In verità il piccolo test proposto a pagina 114 la allarma un po’, ma in fondo dimenticare dove hai messo un oggetto o di che cosa stavamo parlando capita a tutti.
C’è però un tipo di memoria che conta di più. E’ quella che ti fa ricordare persone e situazioni, momenti felici o grandi dolori, esperienze che ti hanno fatto crescere ed errori da cui hai imparato qualcosa: non per niente la parola “ricordare” significa “riportare al cuore” più che alla mente. Se la memoria del cuore funziona, non c’è da temere se non ci si ricorda “qual è la prima lettera in alto a sinistra nella tastiera del computer e quale l’ultima in basso a destra”.
4 commenti:
Ciao Biancaneve,
ho letto solo oggi il commento del soldatino di piombo ad un post precedente. Mi permetti di spezzare una lancia a favore del Cacciatore? Uno con il colpo sempre in canna, la mira perfetta, poche parole e molti fatti. Il soldatino ha parole di piombo per tutti, eh?
COLPO SEMPRE IN CANNA, MIRA PEFETTA, MOLTI FATTI O COME SI SUOL DIRE POCHE PUGNETTE..
HO CAPITO CHI è!!
è ROCCO
Caro anonimo, me lo spieghi il tuo commento? Chi è Rocco? grazie
Mi hai costretto a guardare la tastiera del computer per controllare “qual è la prima lettera in alto a sinistra nella tastiera del computer e quale l’ultima in basso a destra”.
ciao
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