Biancaneve è andata alla posta a pagare delle bollette. All’ingresso ha preso il numero alla macchinetta: C 126. Il display l’ha gentilmente informata che allo sportello era in corso l’ operazione C 61, e lei si è messa buona buona ad aspettare (tanto lo sapeva che sarebbe andata così). Le sedie disponibili tutte occupate, tranne due verso cui va qualche speranzoso cliente che viene bloccato dai vicini con un sorrisetto cattivo “guardi che sono rotte”. Di metterci un cartellino nemmeno a pensarci.
La fauna degli uffici postali è variegata: c’è l’insegnante che corregge una pila di temi (ha il numero 95), c’è una signora anziana con vistose vene varicose che – avendo conquistato una sedia – vuole a tutti i costi far sedere un nipote ventenne con cresta gellata e orecchino -“Carmelo, siediti!”-ma lui fa finta di non conoscerla. C’è la direttrice con stivali dal tacco altissimo che discute con un tale su una firma mancante. C’è l’espressione desolata dei nuovi arrivati che ritirano alla sputanumeri il numero 154 mentre siamo intanto arrivati solo al 70... Biancaneve ha un colpo di fortuna: incontra suo fratello che si offre di pagare le bollette insieme alle sue , turno 92. A quel punto inizia una reazione a catena: Biancaneve dà il 126 a una giovane mamma con carrozzella che le sorride con eterna gratitudine. Un signore anziano riceve il 95 da Insegnante che tra dieci minuti deve essere in classe e passa il suo 102 ad un altro, Nonna-di-Carmelo scopre che per le raccomandate il turno è ad un altro sportello, e cede il suo numero 110 ad una vicina di sedia... il tutto mentre Tacchi-a-spillo entra ed esce dal suo box ticchettando.
E’ passata un’ora e mezza. Tutto sommato non è andata male.
Morale della favola: quando si va alla posta si finisce col dare i numeri.
3 commenti:
andare alla posta serve a socializzare, comunicare, diventare solidali, quante cose si possono fare in un'ora e mezza.
E' vero. Poi a me piace attaccare bottone con la gente.
...e a crescere in virtù!...si, ma è bene farsi due risate e vedere tutto come un gran bel gioco, (come fai tu) in un luogo dove tutti son arrabbiati con tutti...
e poi i più grandi incontri si fanno proprio alle poste...
Russolo
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