Piove. A Milano direbbero “vien giù che Dio la manda”( e meno male che Dio ogni tanto si ricorda di mandarla, la pioggia, in questa terra dove sembra che l’estate non debba finire mai). Piove a dirotto, (anzi, a dir-nove, ah-ah-ah) e Biancaneve guarda fuori dalla finestra: c’è un tale a cui si è fermata la macchina. E’ sceso, è tutto colato, e ha fatto sedere al volante una ragazzetta a cui ha spiegato che mentre lui spinge la macchina lei deve dare un colpo di seconda per rimettere in moto. Per tre volte il poveretto spinge per un po’, provando anche all’indietro per sfruttare la discesa....niente, lei non lo sa fare, e lui si affanna a spiegarglielo ogni volta gesticolando un po’ di più. Ormai è zuppo. Biancaneve chiede a Nanocinque che intanto si è appassionato alla vicenda di scendere con un k-way ad aiutare il poveretto: infatti piove talmente forte che non passa nessuno. Ma Five se ne guarda bene. A un certo punto la svolta: passa un ragazzino con una felpa gialla, il nostro lo ferma, gli chiede di spingere la macchina, mette anche la ragazza a spingere e lui si mette al volante; in un attimo la Punto riparte.
E’ proprio vero che a volte un piccolo aiuto è quello che fa la differenza.
4 commenti:
hey nano 5!
dov'è finita la tua proverbiale solidarietà?
Cara Biancaneve, quello che racconti mi fa pensare che anche quando chi si ferma non è una macchina ma una persona, le spinte servono, ma non risolvono se non c'è il colpo di seconda dato DENTRO.Me lo ha insegnato l'esperienza. Complimenti per il blog
Luna
Caro autore del primo commento, la dicitura giusta sarebbe "Unn'è 'a attariedda? Arriere a'ntuosta", trattasi di ricerca di una piccola gatta (o gattina).
Quanto a nano5: la solidarietà deve sgorgare in proprio, non mi sarei stupita se mi avesse risposto: perchè non scendi tu?
Luna: hai ragione. Purtroppo a volte il cambio dell'anima è inceppato, o ci scordiamo di pigiare la frizione.
E'bello pensare che ci sono ancora posti dove la pioggia sia considerata un fatto straordinario...
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