giovedì 16 ottobre 2008

Carmelo

Il Carmelo di cui parla questo post non è un uomo ma un luogo, un luogo fisico che è anche luogo in cui si incontra l’amore di Dio con la risposta totale di una creatura. Ieri Biancaneve è andata in un Carmelo (un monastero di Carmelitane appena fuori città) dove una sua giovane amica ha preso il velo dopo un anno di preparazione a questo passo. Nella chiesa una piccola folla raccolta – molti gli occhi umidi- ha assistito a quello che tanti giudicherebbero follia (ma gli innamorati non sono forse pazzi?): una giovane vita regalata a Dio nella povertà, nella castità, nell’obbedienza (e nella gioia, perché quel velo bianco incorniciava una faccia molto, molto felice) in cambio di un regalo assai più grande, infinitamente grande, quello di Dio stesso che si dà all’anima riempendola in modo totale.
Biancaneve è tornata a casa pensando che è possibile anche in mezzo al frastuono della strada in cui abita, portarsi dentro il cuore un piccolo Carmelo (un Carmelino) in cui affacciarsi di tanto in tanto per dire “Eccomi.Io ci sto.”

1 commento:

Anonimo ha detto...

infatti!
;-)