lunedì 23 giugno 2008

Caldo e freddo

Svolta epocale: l’aria condizionata ha fatto il suo ingresso nella casetta del bosco. Dopo anni di correnti d’aria create aprendo finestre che fanno sbattere le porte, dopo l’era dei ventilatori, dopo aver boccheggiato nei giorni di scirocco e aver fatto ricorso a docce plurime, finalmente siamo diventati come gli altri; sensazione assai rassicurante. Se non fosse per il fatto che ancora nessuno si è impadronito bene del controllo degli aggeggi: il Cacciatore che non ha particolare simpatia per tutto ciò che è artificiale durante il pranzo si è messo provocatoriamente uno strofinaccio sulla testa (che essendo poco provvista di capelli è più esposta agli sbalzi di temperatura). I latini saggi riconoscevano che in medio stat virtus; nella casetta del bosco non vanno forte le mezze misure: o caldo sahariano o freddo siberiano. Speriamo che ci sia sempre almeno il calore umano!

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