lunedì 25 gennaio 2016

Notte

Alle tre della scorsa notte la sveglia quadrata posata sul comodino ha cominciato a suonare col suo odioso bipbip. Biancaneve stordita dal sonno ha faticato come al solito a trovare il tasto per spegnerla (perfidi fabbricanti di sveglie, che collocano questi minuscoli affarini neri in posti inarrivabili...) e si è chiesta stranita come mai proprio a quell'ora, interrompendo un beato sonno profondo, arrivasse quella fastidiosissima sveglia. Boh... intanto il sonno era sparito, e iniziava il percorso per riaddormentarsi. La bambina dei vicini di casa aveva dei fortissimi accessi di tosse, e i poveri genitori parlottavano preoccupati. Biancaneve ha cominciato a vagare con l'immaginazione: chissà in questo momento quante vite stanno iniziando o si stanno spegnendo, quanta gente è sveglia per accudire malati, per allattare neonati, o sta viaggiando; quanti sono sballottati dalle onde sui barconi sperando di arrivare sani e salvi  e approdare a una vita migliore, quanti sono angosciati da preoccupazioni o emozionati per un evento importante  che li aspetta domani. Persone che non conosco e non mi conoscono, ma a cui posso far arrivare una sorta di vicinanza affettuosa, perchè si sentano meno sole.Un piede si allunga a cercare la presenza rassicurante del Cacciatore, e il  sonno pian piano ritorna;  e l'ultimo pensiero cosciente è un moto di gratitudine.

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