giovedì 21 gennaio 2016

Il tarlo

C 'era una volta un re che si chiamava Saul. Nella sua casa viveva un giovanotto di bell'aspetto, Davide, tanto coraggioso da  affrontare armato di fionda il gigante Golia, e ucciderlo. respingendo i Filistei.  Il popolo lo festeggiava dicendo che lui ne aveva vinti diecimila di nemici, mentre Saul solo mille. Il re  - pieno d'invidia -si irrito' molto, e decise di uccidere Davide; ma Gionata,  il figlio di Saul, grande amico di Davide, convinse suo padre a non farlo, e Davide poté tornare nella casa del re come prima.
Questa non è una favola, è un racconto della Bibbia, il più grande best seller di tutti i tempi, che raccoglie centinaia di storie che descrivono le ben più che 50 sfumature dell' animo umano, capace di tradimenti, delitti, nefandezze ma anche di gesta eroiche. Lì è rappresentato l'uomo di ieri, di oggi e di sempre;  ci siamo noi, che ci irritiamo per i successi degli altri e coviamo rancori, invidiosi del consenso di cui godono; noi,che macchiniamo vendette senza essere stati offesi ( quanti atti di bullismo hanno questa radice!) ; noi, capaci di difendere un amico e salvargli la vita; noi, che  in un momento d'ira ci proponiamo cose insensate che poi - grazie a Dio- non mettiamo in pratica.
Quanto è importante imparare fin da piccoli a gioire per le conquiste degli altri e ad apprezzare quello che ciascuno ha, poco o molto che sia. L'invidia è una brutta bestia, che ci procura un colorito malsano e ci fa venire l'ulcera.

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