Nella casetta del bosco fa un freddo cane. Il riscaldamento condominiale è stato dismesso e ancora non si è provveduto ad installare un impianto autonomo, perciò Biancaneve e il Cacciatore si arrangiano con stufe, due pompe di calore e dei vecchi golf superpesanti. Ogni tanto di giorno aprono le finestre perchè l'aria di fuori è più calda di quella di dentro. Il problema è quando ci si deve alzare di notte perchè la natura chiama: passando dal corridoio in direzione bagno al fioco chiarore dei lampioni esterni si ha l'impressione di vedere pinguini e foche che pattinano giulivi.
Non resta che affidarsi al calore umano: quello sicuramente non manca.
2 commenti:
Il calore umano nella casetta del bosco non è mai mancato. parola di uno che ci ha vissuto 30 anni. tempo fa i pinguini si concentravano tutti nel bagno piccolo, ora si stanno prendendo troppa libertà.. resistete!
Un tempo avevamo "impiccato" un pinguino di stoffa per sconfiggere almeno mentalmente il freddo. Magari c'è ancora da qualche parte
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