E' notte fonda. Una motovedetta dei carabinieri solca le acque scure del mare. A un certo punto gli occupanti della motovedetta vedono una luce in lontananza e avvertono con segnali luminosi: "Spo-sta-te-vi, sie-te trop-po vicini al-la co-sta!"
L'altra luce lampeggia di risposta: "Non-pos-siam-o". I militari dell'Arma ripetono più volte l'avvertimento dirigendosi verso la luce, ma ottengono sempre la stessa risposta. Ad un tratto si sente un botto fortissimo, una specie di crac. La motovedetta è semidistrutta; su di essa lampeggia un ultimo messaggio: "Non-po-te-vamo-/sia-mo-den-tro-al-faro!"
A volte quando si vuole rimuovere una verità che non ci piace (ma che è messa lì proprio per noi, per aiutarci nella navigazione), finiamo per sbatterci il muso contro.
3 commenti:
E' vero,a volte il colpo è molto doloroso ma quel disastro spesso è proprio necessario per poter ricostruire una struttura forte e resistente a qualunque tempesta
Ho sentito qualcuno spiegare che Dio perdona sempre, le persone a volte, la realtà... non perdona mai (e fa molto male, aggiungo io).
Riconoscere il faro e non scambiarlo per una barca; questo certe volte è difficile.
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