giovedì 20 novembre 2008

Pensieri e parole

Ieri sera chiacchierando con alcuni amici Biancaneve ha nominato la parola "boatta" e tutti si sono messi a ridere. Ma perchè, che c'è di strano? Voi come la chiamate la confezione dei pelati o delle pesche sciroppate? Barattolo? No, fa pensare a quello di vetro col coperchio. Lattina? Neanche, richiama la birra, la Coca cola o comunque una bibita. Latta? Squallido. Scatola? No, sa di cartone. E' vero, sul vocabolario la boatta non c'è; ma questo non significa granchè. Infatti non c'è nemmeno "carpetta", anche se noi ci mettiamo dentro i fogli e i documenti; e non c'è neanche "scarrozzo", ma tutti sappiamo che bisogna lasciarlo libero.
Probabilmente Biancaneve in una delle sua vite precedenti (oltre ad essere stata una capra per via delle insalate che ama) deve essere stata una francesina un po' snob che al mercato comprava "boites" di roba: e poi "boatta" è così di soddisfazione da pronunciare. Ti riempie la bocca, e quasi senti il sapore di quello che c'è dentro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bianca, anche a me una volta hanno preso in giro per lo stesso motivo, e non riuscivo a trovare un'altra parola. Forse gli altri non mangiano pesche sciroppate come noi nani, eppure si faceva festa ogni volta che si aprivano: divertente festeggiare per la frutta in scatola, o "in boatta"...

Anonimo ha detto...

sono una delle amiche di quella sera:è stato proprio divertente disquisire sulla "boatta";così o in qualunque altro modo si dica che importanza ha se fa tornare alla memoria una atmosfera di festa?