Domenica il fratello del Cacciatore è venuto a pranzo qui, essendo di turno per l’assistenza alla Nonna. Poco prima di andare a tavola è andato a lavarsi le mani, e ha notato che la cassetta di uno dei due bagni della casa -cassetta scientifica, dotata di due opzioni: 4 litri e 9 litri- rispondeva solo all’opzione maggiore. Lo ha detto al Cacciatore, e insieme – con una perfetta scelta dei tempi, proprio mentre Biancaneve portava in tavola il pranzo- hanno deciso di provvedere ad aggiustare il guasto. Hanno, nell’ordine:
a) smontato la cassetta
b) allagato il bagno e zone limitrofe (la Protezione civile stava per intervenire)
c) trascinato nel corridoio l’armadietto di legno pieno di cose provocando strisce indelebili nel pavimento ( e facendo strike di tutti i flaconi contenuti nelle mensole interne)
d) cercato di asciugare il lago con gli stracci
e) rimontato la cassetta senza riuscire a riparare il guasto ma facendo in modo che la suddetta per un po' gocciolasse acqua per terra (alimentare la portata del lago)
f) lasciato il suddetto bagno in uno stato pietoso.
Da tre giorni la porta del bagno ( forse gonfiatasi per l’acqua assorbita) non si può più aprire e chiudere con una mano sola, e Biancaneve ci sbatte regolarmente la testa perché la apre ed esce quando lei non si è affatto aperta.
Quello è il bagno delle donne, e a loro andava bene così, anche con un’opzione in meno.Non sempre l'efficienza diventa efficacia.
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