venerdì 11 settembre 2009

Foglie

Non è ancora finita l'estate, ma stamattina il marciapiede di via Libertà era pieno di foglie cadute. Biancaneve ricorda con un pizzico di nostalgia una poesia che i nani impararono all'asilo:

"Cadono già le foglie. Sono stanche.
Hanno visto tanta acqua e tento sole.
Sbocciate con le tenere viole
cadono prima delle nevi bianche.
Là nella valle il vecchio boscaiolo
con un rastrello lento le raduna.
Saranno il letto della mucca bruna
saranno fiamme sotto il suo paiolo".

Cinque dei sette nani hanno frequentato un piccolo asilo diretto da una donna di qualità, la maestra Angelina. Uno dopo l'altro, di anno in anno, venivano a casa recitando poesie imparate a memoria; e ogni volta Biancaneve e il Cacciatore si entusiamavano come se le sentissero per la prima volta, come fossero sempre nuove.
E lo erano, nuove. Perchè nuovo era il bambino di quattro anni che immaginava valli, mucche, nevicate (che chiedeva cosa fosse un paiolo)e che scopriva la poesia.

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