mercoledì 10 novembre 2010
Vivere l'oggi
E' da un sacco di tempo che non bazzico da queste parti: sei mesi! chissà se c'è ancora qualcuno in giro. Avevo un po' di nostalgia ed eccomi qua. Ci sono un po' di novità nella casa del bosco: un "dottore in giurisprudenza" nuovo di zecca (merito dell'energia eolica), un Cacciatore che dal 1 gennaio sarà in pensione e ha già un lungo elenco di cose da fare (tra cui imparare a suonare il piano), la nipotina che mangia tozzi di pane duro e cresce a vista d'occhio, e una lavatrice appena comprata che ancora Biancaneve non sa usare. Oggi ho letto una cosa che mi è piaciuta.Il poeta Peguy mette queste parole in bocca a Dio: "La saggezza umana dice: non rinviate a domani quello che potete fare oggi. Ma io vi dico: rinviate a domani quelle preoccupazioni e quelle fatiche che oggi vi rodono, e oggi potrebbero divorarvi...perchè di qui a domani IO, Dio, potrei essere passato." Bello, no?
martedì 18 maggio 2010
Storia di un matrimonio
Questo video è commovente. C'è in 4 minuti la storia di due vite intrecciate, la storia di una lunga avventura fatta di progetti, sogni, fatica, gioie, dolori, gesti d'affetto.E c'è anche la tristezza del distacco; ma se si guarda tutto il film ("UP")si scopre che chi resta può riuscire a .... vedetevi il film!
martedì 11 maggio 2010
Mercatini
Biancaneve è una frequentatrice abituale del mercatino di viale Campania; lì è nel suo elemento: c'è Mohamed Alì - che non fa il pugile ma gestisce una bancarella di ceramiche insieme alla moglie Rosa- , c'è quello che vende lana e spilli che chiama tutte le donne "professoressa", c'è un africano che offre borse griffate taroccate ma identiche a quelle vere, c'è un mondo colorato e rumoroso, in cui si chiede a una perfetta sconosciuta se la tale maglietta ci sta bene o no. Capita pure di sentire una venditrice consigliare ad una cliente indecisa sull'acquisto di biancheria intima elasticizzata "Signora, è meravigliosa: ci fa sparire i lardominali!".
Un paio di anni fa Biancaneve e sua sorella shopping-trainer trovarono delle scarpe (modello decolletè, tacco basso,blu e beige) al prezzo di un euro al paio: furono subito comprate; l'altro giorno una signora le ha viste addosso alla sister e le ha chiesto dove avesse trovato le "Nelson". Lei non ha avuto il coraggio di dire che non aveva trovato le Nelson: le Nelson avevano trovato lei.
Un paio di anni fa Biancaneve e sua sorella shopping-trainer trovarono delle scarpe (modello decolletè, tacco basso,blu e beige) al prezzo di un euro al paio: furono subito comprate; l'altro giorno una signora le ha viste addosso alla sister e le ha chiesto dove avesse trovato le "Nelson". Lei non ha avuto il coraggio di dire che non aveva trovato le Nelson: le Nelson avevano trovato lei.
lunedì 26 aprile 2010
Aprile
"Aprile, dolce dormire". Così recitava un detto popolare. A parte il fatto che la rima non è proprio perfetta, la sostanza sembra non essere smentita, a giudicare dalle facce morte di sonno che si incontrano per la strada o sulle superfici degli specchi domestici. Sarà il tempo indeciso, sarà l'ora legale che prolunga i pomeriggi invitando a uscire e a ritardare l'ora di cena, o sarà qualche artificiosa magìa della primavera,...certo è che la mattina è difficile alzarsi e il dopo-pranzo chiamerebbe siesta o pennica.
Ma noi non ci caschiamo. E confidiamo in quell'altra perla della sapienza popolare che dice "Coraggio, chè dopo aprile viene maggio".
Ma noi non ci caschiamo. E confidiamo in quell'altra perla della sapienza popolare che dice "Coraggio, chè dopo aprile viene maggio".
venerdì 23 aprile 2010
Levare l'ancora
Mi offrono un incarico di responsabilità non so cos'è il coraggio,
se prendere e mollare tutto
se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare
provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare, portato questo carico importante a destinazione dove sarò al riparo dal prossimo monsone
mi offrono un incarico di responsabilità: domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire
getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte
e quando passerà il monsone dirò "levate l'ancora, diritta avanti tutta"
questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione.
Queste parole appartengono ad una canzone di Jovanotti, La linea d'ombra.
Biancaneve le dedica a chi sta per iniziare un nuovo lavoro, con la paura e l'entusiasmo, con l'audacia di chi affronta un compito per il quale è nato.
se prendere e mollare tutto
se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare
provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare, portato questo carico importante a destinazione dove sarò al riparo dal prossimo monsone
mi offrono un incarico di responsabilità: domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire
getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte
e quando passerà il monsone dirò "levate l'ancora, diritta avanti tutta"
questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione.
Queste parole appartengono ad una canzone di Jovanotti, La linea d'ombra.
Biancaneve le dedica a chi sta per iniziare un nuovo lavoro, con la paura e l'entusiasmo, con l'audacia di chi affronta un compito per il quale è nato.
giovedì 22 aprile 2010
Come eravamo
Ieri Biancaneve ha visto un vecchio video postato da un amico su Facebook; si tratta di una gita fatta nel 1977, un gruppone di famiglie, "una bella compagnia, per passare in allegria un allegro dì di festa senza radio, TV e siesta". Le immagini piuttosto sgranate rendono in qualche caso difficile riconoscere volti e persone, ma in generale è stato molto bello ritornare indietro nel tempo. Alcuni dei partecipanti di allora non ci sono più, altri sono invecchiati, i bambini sono diventati adulti e genitori a loro volta, ma l'atmosfera di quelle gite che si ripetevano di anno in anno ce la portiamo nel cuore. Si faceva una mega gimkana a cui partecipavano tutti i membri della famiglia; vedevi professionisti affermati spingere soffiando una barchetta di carta sull'acqua di una gebbia, nonne impegnate in gare di maglia ai ferri, ragazzini gareggiare coi loro padri nella corsa coi sacchi, mamme che tiravano fuori ogni ben di Dio dalla cesta del pic nic. Ci si divertiva, si stava insieme, si trasmetteva ai ragazzi uno stile senza bisogno di predicarlo,si faceva amicizia. E si costruiva il futuro.
martedì 20 aprile 2010
Dipende
Tanto per cambiare Biancaneve stira. La radio è accesa su Rds, che secondo la nana settima è la radio per eccellenza perchè fa un sacco di musica. Stanno trasmettendo una canzone di alcuni anni fa: c'è Harabe de Palo (che fine avrà /avranno fatto?) che canta "dipende...da che dipende? Da che punto guardi il mondo tutto dipende.."
Relativismo puro, verrebbe da obiettare.
E invece quante volte il nostro modo di vedere una cosa è lontano mille miglia dal modo in cui la vede chi la guarda da una prospettiva diversa? Madri e figli, uomini e donne, insegnanti e alunni, avvocati di parti avverse...lo stesso oggetto appare concavo o convesso a seconda da dove lo guardi.
Il fatto è che è difficile mettersi nei panni degli altri e capire le radici profonde di certe loro affermazioni; ma senza fare questo sforzo diventa complicato riuscire a raggiungere la verità, attraverso percorsi a volte molto differenti.
Relativismo puro, verrebbe da obiettare.
E invece quante volte il nostro modo di vedere una cosa è lontano mille miglia dal modo in cui la vede chi la guarda da una prospettiva diversa? Madri e figli, uomini e donne, insegnanti e alunni, avvocati di parti avverse...lo stesso oggetto appare concavo o convesso a seconda da dove lo guardi.
Il fatto è che è difficile mettersi nei panni degli altri e capire le radici profonde di certe loro affermazioni; ma senza fare questo sforzo diventa complicato riuscire a raggiungere la verità, attraverso percorsi a volte molto differenti.
martedì 6 aprile 2010
Sigle e anglomanìe
I telefilm più visti alla Tv sono quelli che si intitolano con una sigla : NCIS (che si pronuncia En-si-ai-es), C.S.I. (si-es-ai), E.R., R.I.S e via dicendo. Più ci sono cadaveri, sangue e malattie, tanto meglio.
Quando i nani erano piccoli, Biancaneve e il Cacciatore li spedivano a dormire alle nove di sera, convinti che i bambini abbiano bisogno di un certo numero di ore di sonno e che la sveglia della mattina in una famiglia numerosa dove ci sono i turni del bagno non ammette deroghe. (e poi la serata è di mamma e papà, se no sono guai...) La nana romana arrivava a scuola la mattina e sentiva le compagne commentare i programmi visti la sera prima alla televisione, e lei non poteva intervenire e si sentiva un po’ da meno; allora con una certa aria di superiorità diceva che la sera prima aveva visto una puntata molto avvincente di “Dreaming in my bed”, una serie assolutamente inesistente che però aveva il pregio di conferirle un certo prestigio.
Oggi forse si potrebbe suggerire ai frugoletti che dopo cena non è male l’idea di mettersi a letto – anche con un libro- , chiudere gli occhi e “vedere” con l’immaginazione una serie inventata da loro. Magari chiamandola con un nome toko, tipo K.B.D.P. (ke-bello-dormire-presto)
Quando i nani erano piccoli, Biancaneve e il Cacciatore li spedivano a dormire alle nove di sera, convinti che i bambini abbiano bisogno di un certo numero di ore di sonno e che la sveglia della mattina in una famiglia numerosa dove ci sono i turni del bagno non ammette deroghe. (e poi la serata è di mamma e papà, se no sono guai...) La nana romana arrivava a scuola la mattina e sentiva le compagne commentare i programmi visti la sera prima alla televisione, e lei non poteva intervenire e si sentiva un po’ da meno; allora con una certa aria di superiorità diceva che la sera prima aveva visto una puntata molto avvincente di “Dreaming in my bed”, una serie assolutamente inesistente che però aveva il pregio di conferirle un certo prestigio.
Oggi forse si potrebbe suggerire ai frugoletti che dopo cena non è male l’idea di mettersi a letto – anche con un libro- , chiudere gli occhi e “vedere” con l’immaginazione una serie inventata da loro. Magari chiamandola con un nome toko, tipo K.B.D.P. (ke-bello-dormire-presto)
sabato 27 marzo 2010
Dipendenza
Biancaneve è rimasta colpita dal vedere nello splendido aeroporto di Madrid una piccola saletta, di pochi metri quadrati, con le pareti di plexiglas, strapiena di persone che fumavano accanitamente le loro sigarette, come per rifarsi dall’astinenza durata qualche ora durante il volo. A dire la verità facevano un po’ ridere, ma anche un po’ pena. Subito le è tornato in mente lo sforzo fatto per smettere di fumare (era il novembre 1989): ci aveva provato tante volte senza successo; poi un pomeriggio si era trovata a salire tre piani di scale a piedi e ad arrivare senza respiro, col cuore a mille; e in un rigurgito di senso di responsabilità (c’erano sei figli da crescere) fu presa la storica decisione, e fu subito comunicata a più gente possibile per incastrarsi (quando si è orgogliosi costa rimangiarsi un impegno preso...)
Oggi ci sono tecniche e corsi per trovare la forza di smettere di fumare. Un tale – fumatore incallito- disse una volta ad un amico di aver frequentato un corso per togliersi la voglia di fumare. L’amico stupito gli disse “Ma evidentemente non ha avuto successo! Stai fumando...” – “E’ vero- disse il primo- ma adesso fumo senza voglia.”
Oggi ci sono tecniche e corsi per trovare la forza di smettere di fumare. Un tale – fumatore incallito- disse una volta ad un amico di aver frequentato un corso per togliersi la voglia di fumare. L’amico stupito gli disse “Ma evidentemente non ha avuto successo! Stai fumando...” – “E’ vero- disse il primo- ma adesso fumo senza voglia.”
martedì 23 marzo 2010
Acrimonia
In un articolo apparso sul Corriere della Sera di domenica scorsa, Galli Della Loggia rilevava come in un'Italia ormai anticristiana chi crede è sottoposto a critiche aspre, animate da un'enfasi nutrita di acrimonia. Spesso nei luoghi di lavoro, nei salotti, nei gruppi di giovani, manifestare la propria fede comporta il fare i conti con sorrisetti beffardi e battute ironiche; viene da pensare a quell'esploratore europeo ateo e convinto di sapere tutto che un giorno nella savana africana incontrò un indigeno che leggeva la Bibbia, e gli disse: " Non leggere quel libro, che non ti serve a niente."
-"Però a te è servito molto" gli rispose amabilmente l'africano.
-" E in che cosa?" domandò l'europeo senza capire
-"Vedi, io prima ero cannibale..."
-"Però a te è servito molto" gli rispose amabilmente l'africano.
-" E in che cosa?" domandò l'europeo senza capire
-"Vedi, io prima ero cannibale..."
lunedì 22 marzo 2010
Fiocco rosa
Sono passati quattro mesi dall'ultimo post, e sono successe tante cose, e Biancaneve non sa da dove cominciare. La cosa più bella è stata la nascita della prima nipotina: Bianca è stata un mese a Madrid e si è riempita di tenerezza per quella bimba che in soli tre chili e qualcosa racchiude un mondo intero ancora tutto da scoprire, un'anima senza uguali e un futuro da vivere passo passo. Guardando un neonato che dorme beato dopo la poppata si riscopre che cosa significa "contemplare": uno sguardo calmo, senza fretta, colmo di stupore, desideroso di penetrare il mistero eppure arreso all'impossibilità di comprendere pienamente tutte le sfaccettature dell'essere una persona. E uno scioglimento del cuore che non ti aspettavi, pur avendo visto tanti altri neo-nonni rincretinire così.
La casa del bosco si è gemellata col minuscolo appartamento del quartiere Salamanca di Madrid; siamo cuciti ad esso a doppio filo, grazie alla nostra nuova, bellissima Spagnoletta.
La casa del bosco si è gemellata col minuscolo appartamento del quartiere Salamanca di Madrid; siamo cuciti ad esso a doppio filo, grazie alla nostra nuova, bellissima Spagnoletta.
Iscriviti a:
Post (Atom)