Manca ormai solo una settimana al Natale, sette giorni e sette notti per prepararsi come si deve ad una delle feste più belle dell'anno. Si possono cominciare le manovre di avvicinamento per giungere a Betlemme in orario ad accogliere Gesù Bambino. Nella casa del bosco si è sempre fatto con molta cura il presepe; quando i nani erano piccoli, in mezzo alle statuine dei pastori diretti alla capanna si trovava di tutto: piccolissime macchinine Ferrari Testarossa, indiani Cheyenne con tanto di copricapo piumato e lancia in mano,figurine di Fred e Wilma Flintstone nei loro abitini leopardati...insomma , un ventaglio assai vario di "tipi" più o meno strani che ciascuno dei bambini metteva come tocco personale tra i sugheri e che rappresentavano in un certo senso la portata universale della Redenzione. Quà e là c'erano poi le pecore, sette delle quali portavano al collo un nastrino colorato (rappresentavano ciascuna uno dei nani, riconoscibili dai colori diversi); la sera, prima di andare a dormire, ciascuno dei piccoli prendeva in mano la sua pecora ( oggi diremmo il suo avatar) e le faceva fare un passo avanti verso la capanna. In quelle sere la preghiera più recitata era questa "Gesù Bambino, mio dolce amore, vieni a nascere nel mio cuore".
Oggi la casa del bosco ha un presepe con le statuine grandi, che sembrano di legno; sono scomparse le casette e le palmette finte, e tutto ha un'apparenza più adulta, sobria ed elegante. Biancaneve - non disponendo di un asino o di un bue, certamente più somiglianti - ha scelto per sè una pecora di buona stazza, che procede lentamente, passo dopo passo, verso la grotta; ci sono ancora sette giorni e sette notti per percorrere la strada che manca, e poi...
2 commenti:
Grande Biancaneve...Sono tornato!
Questo post è veramente commovente...è di una dolcezza strepitosa!
Allora ci vediamo tutti il 25! Ah, ti lascio, devo rimettermi in cammino, la strada è lunga e il NAtale arriva!
Hei Bianca ! Ti sei scordata che il tuo cacciatore, anche quest'anno, si è scapicollato da solo (ormai i nani sono troppo indaffarati) fra le intemperie di una piovosa domenica mattina sulle montagne della nostra Conca d'Oro per raccogliere il verde meraviglioso muschio che fa da gioioso tappeto ai protagonisti di questa avventura, per farli camminare sul soffice del faticoso ma affascinante percorso. Il prossimo anno mi accompagni ?
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