A Biancaneve piace il mare di scogli, e la fauna umana lì è più sofisticata che sulla spiaggia. Mentre sulla sabbia (Mondello) si creano crocicchi di gente che chiacchiera e si muove continuamente, sulle rocce (Addaura) ognuno sta per i fatti suoi, fermo, anche perché a beccarsi una pietra appuntita sotto l’alluce ci vuole poco. Proprio per salvarsi i piedi, c’è una grande varietà di scarpe di gomma: prima si usavano le scarpe di ginnastica vecchie, poi furono in voga i sandali di lattice con fibbietta (tipo turista tedesco), o le infradito in cui il piede scivola pericolosamente, ora vanno le crocs, preferibilmente tarocche e prese al mercatino. Sugli scogli si trova la signora che uscendo dall’acqua si asciuga con la pezza di daino (sì, quella che si usa in cucina per asciugare il piano di lavoro), quella che si impiastriccia di creme a diverso fattore di protezione e si appollaia in posizioni da contorsionista per abbronzare in modo uniforme le parti più sperdute, gente (donne e uomini) spalmati tipo cadavere con l’auricolare nell’orecchio, coppie di giovani annoiati e silenziosi, telefonini dalle suonerie più fantasiose, poche nonne e niente bambini perché sono andati in spiaggia. Ogni tanto fa la sua apparizione un’extraterrestre in perfetta tenuta da sub ( ci vogliono circa 20 minuti per bardarsi, 10 solo per infilarsi la muta) con tanto di coltello per i ricci, e qualcuno con un corredo da pic nic che sta mezz’ora a cercare di far stare in bilico la sedia da spiaggia, l’ombrellone e il frigo-bar dove la natura ha messo spuntoni e avvallamenti adatti ai granchi..
Il mare è nelle vene di chi è nato qui, in pochi minuti si arriva in posti stupendi. Se Biancaneve
in una vita precedente è stata una capra, in quella ancora prima probabilmente è stata granchio o pesce.
2 commenti:
Mi sta venendo voglia di un tuffo dove l'acqua è più blu...
se vuoi l'acqua più blu non andare a mondello, perchè lì è gialla, non mi chiedere il perchè....
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