giovedì 3 luglio 2008

Sparecchiare

Da tempo immemorabile nella casetta del bosco ci si dividono le sparecchiate. Sul muro dietro il tavolo, sopra l’orologio, sta appeso un riquadro fatto al computer con i turni (Biancaneve ha ereditato i turni di Nanosei quando questi è andato a vivere a Roma): ogni casella contiene la sigla del nome di chi deve sparecchiare, dal lunedì al sabato; la domenica è compito del Cacciatore. Sembrerebbe tutto semplice, ma non lo è, perché sorgono tanti interrogativi che esigono una risposta certa ed immediata, pena lo scoppio di una discussione eterna: che si fa se uno pranza fuori quando tocca a lui? e se un altro deve giocare a calcio e non fa in tempo a terminare l’incarico? E se chi ha sparecchiato per ultimo ha dimenticato di accendere la lavastoviglie, chi lava?
Fortuna vuole che disponiamo di un Nano giuridico, che da buon legislatore ha stilato una serie di norme che regolano la faccenda. Se uno pranza fuori tocca al nano seguente (ma poi si recupera!); lo scambio consensuale è ammesso ove non pregiudichi i diritti del terzo e così via. Per maggior precisione è stato regolamentato anche il modo di espletare il servizio, che deve concludersi con il passare la pezza umida sulla superficie del piano di lavoro.
Non c’è che dire, la democrazia è una bella cosa, e comporta la partecipazione di tutti per il perseguimento del bene comune.
P.S. Il Nano giurista è disponibile per consulenze in caso di contenzioso familiare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di Roma; quando vieni a trovarci? la zia elisabetta è ansiosa di ospitarvi...Ora la sua casetta del bosco è piena di posti...ha vari nani sparsi anche lei!E' un po' che non vedete i vostri due nani che sono a Roma, no?

sghicio

isabel ha detto...

Cara Biancaneve,
sai dirmi per esperienza quando si acquista la capagità d'agire in merito alla sparecchiata?

biancaneve ha detto...

Sghicio: credo che dovremo aspettare ottobre per un giro a Roma, per ora tocca la Spagna. Ma se i tuoi vengono da queste parti avvertimi.

Isabel
Si comincia con una piccola cosa (per es. togliere dalla tavola il cestino del pane) dando a quel minimo incarico dignità e importanza. E poi per gradi.

Anonimo ha detto...

Io non la dipingerei così facile, sappiamo tutti quante discussioni sorsero riguardo le sparecchiate, considerate eterne, soprattutto quando c'erano ospiti e si metteva il doppio piatto(!). Molti amici mi dicevano che loro non avevano bisogno di incarichi, ognuno dopo pranzo toglieva il suo piatto...oltre a non crederci del tutto devo dire che preferisco la soluzione della casetta del bosco è migliore, forse perchè ti rende più responsabile, oppure perchè chiusa la porta puoi finalmente ascoltare la tua musica preferita...!