sabato 5 luglio 2008

Giacalone

La casetta del bosco ha una succursale, una villetta con un po’ di giardino in collina a 15 km dalla città; il posto si chiama Giacalone. Il Cacciatore la comprò quando i nani erano piccoli, e alla fine delle scuole era difficile tenerli fra quattro mura (la casetta in realtà è in un mare di cemento): lì Biancaneve li lasciava giocare tutto il giorno: si facevano pizze di terra, si raccoglievano e sbucciavano i pinoli per poi venderli alle zie di passaggio, si costruivano tende indiane con vecchi copriletti... viene conservata anche una foto dei nani in compagnia di Mocia, un personaggio creato con un bastone chiomato (un mocio da pavimenti appunto) e rivestito con jeans e camicia: verso le sette e mezza di sera li strigliava a turno, metteva loro il pigiamino e quando erano belli profumati di borotalco li faceva cenare mentre il Cacciatore raccontava storie fantasiose. Alle nove erano tutti a letto, non a dormire ma a leggere vecchi albi di Topolino comprati a metà prezzo vicino al Tribunale e a fare il club “chiacchierons”cioè a parlare tra loro di non si sa bene cosa. Spesso venivano a cena amici in fuga dal caldo asfissiante della città, ed era bello stare seduti al fresco a chiacchierare. Man mano che i nani crescevano, Giacalone è stato teatro di mini tornei di ping pong, di cene a base di due-tre chili di pasta, di week-end di studio...ora ci si va assai poco, ma l’atmosfera è sempre magica. Oggi Biancaneve è andata con il Cacciatore e Nanasette a pulire la casa di Giacalone; sono state debellate tribù di ragni, spazzati diversi mucchi di aghi di pino e iinaffiate le piante duramente provate dall’afa.
A giudicare dalle condizioni della sua schiena e dei suoi piedi, Biancaneve riconosce che non è più quella di una volta, nel senso che è tornata stanca morta. Meno male che il fine settimana serve per riposarsi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Un tempo erano molto in voga le passeggiate domenicali a Giacalone, magari per riempire dei bidoncini dell'acqua di lì (che dovrebbe essere ancora fresca e buona).
E' bellissimo il panorama sulla Conca d'Oro (per non parlare del fatto che si è a due passi dalla "mia" valle).
Biancaneve, se continui con queste immagini evocative finirò per scappare da Roma :-)

Anonimo ha detto...

Biancaneve, mi farai commuovere. Sai quanto i tuoi nani tengano alla "magica atmosfera" di Giacalone. Spero che la vite americana dia tanta ombra e frescura, ci ho lavorato tanto di quel tempo...

Prof 2.0 ha detto...

Anche io ho ricordi indimenticabili. Fra tutti:

- la ricerca delle uova di cioccolato nel giardino per pasqua.
- le infinite partite di ping pong con nano1

Anonimo ha detto...

Ma sono i ricordi quelli che rimangono:un ricordo non lo si vede, non lo si sente e non lo si può nemmeno toccare, ma è così grande che nulla e nessuno lo può distruggere...
quindi credo che tutto ciò che vi lega (e la magica atmosfera)a questo posto di villeggiatura non lo dimenticherete mai!
comunque Biancaneve; hai un modo di descrivere le situazioni e gli ambienti, che mi sembra di esserci già stato e aver vissuto quello da te descritto...complimenti!
Anche se confesso che molti modi di fare nella vostra casetta sono simili a quelli che vivevamo noi!

sghicio

biancaneve ha detto...

Ape: spero che finita l'università ti "arricamperai" da queste parti!

Nano6 : la vita americana ha riempito tutta la tettoia, dovresti venire ad aggiustarla un po'.

Prof: per anni in estate trovavamo nella pineta uova Kinder mezze squagliate che nessun bambino era riuscito a trovare a Pasqua...

Sghicio:la "magica atmosfera" è il verso di una canzone su Giacalone inventata dai nani mille anni-luce fa.

Anonimo ha detto...

Bianca, ti sei dimenticata che Giacalone è stata anche la musa ispiratrice di ariette originali quali:
" Che magica atmosfera ha Giacalone, ti fa provar momenti di emozione, all'ombra del boschetto una canzone canterò, Giacalone, ti dirò ..... du du du du du ... sda, sda ,sdaaa .... ecc. ecc.."
Quando diventiamo più esperti metteremo nel blog anche il motivetto, molto carino....
Ciao. Il cacciatore.

isabel ha detto...

Io nella casetta di Giacalone ho fatto un week end di studio (dormendo in uno dei tanti letti a castello). Ricordo che ho tentato anche di accendere il camino (era inverno) senza aprire il bocchettone la canna fumaria... praticamente un genio!

Anonimo ha detto...

Ci voleva Giacalone per fare finalemente intervenire il Cacciatore.... Evviva!
un nano