giovedì 4 febbraio 2016

Lettera

Salve. Mi chiamo Verity, e ho quasi due anni. Non so bene come la mia vita sia cominciata; so comunque che non è successo durante un abbraccio stretto tra lenzuola profumate di Marsiglia, ma in una fredda provetta di vetro attraverso una siringa. Ho trascorso 40 settimane in un luogo accogliente ma estraneo: era come stare in albergo, ci stai anche bene ma ti manca casa tua. Ricordo ancora il battito tranquillo del cuore che pulsava accanto a me, e come mi cullava il dondolio di un passo femminile. Poi sono venuta al mondo, tra carte legali, assegni che passavano di mano e un'attenta agenzia efficiente e fredda. Vivo in una casa confortevole, con due papà: uno è il mio genitore biologico, l'altro è un signore che vive con lui ( non credo si possa definire "genitore 2" perchè di fatto non ha generato nulla). Mi vogliono bene e mi accudiscono con cura, ... però a volte sento dentro di me la nostalgia di non avere avuto da piccola un seno morbido che mi nutrisse, e quando la sera mi mettono a letto le guance che si avvicinano alle mie sono pungenti di barba in crescita: non ne ho una liscia e setosa su cui strusciarmi. L'anno prossimo andrò all'asilo, e sono un po' preoccupata: a chi porterò una rosa il giorno della festa della mamma? e quando sarò una ragazzina, mi perderò il piacere di andare per negozi con la mamma che non ho... e chi mi spiegherà quello che succederà nel mio corpo e mi insegnerà a gestire ogni mese i giorni difficili? e divenuta grande forse mi innamorerò ( sarà di un uomo figlio di due mamme?...spero di no, ne cercherò uno che abbia imparato da un padre la mascolinità, e da una madre come si tratta una donna), e con chi andrò a comprare il vestito da sposa e a scegliere le bomboniere? e quando starò per partorire che mi aiuterà a riconoscere le doglie distinguendole dal semplice mal di pancia? e dovrò privare mio figlio della nonna materna? E avrò mai fratelli o sorelle?  ( ne dubito: i miei due papà non nuotano nell'oro, e coi prezzi che corrono - centomila euro a bambino - dubito che ci riproveranno).
 Non fidatevi degli "esperti" che dicono che un bambino ha solo bisogno di essere amato, quasi fosse un cucciolo di cane da adottare,  nutrire e portare dal veterinario: la mia situazione è  una cosa troppo nuova  per poter fare statistiche attendibili.
 Sono piccola, ma non sono scema, e mi dispiace non avere voce in capitolo per difendere i diritti di tanti bambini come me. Vi prego, fatelo voi per me. Mi affido - ci affidiamo- a voi.
Con affetto
Verity


1 commento:

Wenceslao Vial ha detto...

Ringrazio Verity per la sua profonda semplicità. A volte, tra discorsi complessi, politici e filosofici, ci sfugge il vero. C'è tanta gente "profonda" che in realtà è molto superficiale... I problemi psicologici che porta con sé una situazione come quella di Verity sono ormai noti e magari questa piccola bimba fosse ascoltata da tanta gente grande... Grazie!