mercoledì 11 marzo 2009

Cose nostre

Nella casa del bosco ci sono alcune cose che nascono per caso e poi diventano storiche. Una di queste è la "buccelliera"; trattasi di un contenitore di qualsivoglia foggia, materiale e dimensione atto a versarci dentro le bucce delle arance, banane, kiwi e frutta in genere che una volta mondata con cura viene affettata ordinatamente, spolverata di zucchero e mangiata a fine pasto. Il cacciatore è uno strenuo difensore della medesima, al punto che - stanco di dover attribuire la funzione sopra citata a contenitori occasionali e a volte impropri- ieri ha scelto una ciotola in plastica di medie dimensioni, ha preso un Uniposca (grosso pennarello di colore rosso brillante) e vi ha scritto sopra a stampatello in bella scrittura "Buccelliera". A scanso di equivoci ha poi preso un secondo Uniposca, questa volta turchese, e dall'altro lato della ciotola ha vergato "Buccellatoio" (è infatti controverso il vero, autentico nome dell'oggetto in questione; sul tema si accaniscono diverse scuole di pensiero, e Nanasette comincia già a pensare che potrebbe affrontare l'argomento in una tesi di laurea in Linguistica Italiana dal titolo "Radici neolatine, fonetica e morfosintassi della buccelliera.Evoluzione del termine dal medioevo ai giorni nostri".)
Da quando lei è presente sulla nostra tavola, il consumo di frutta si è incrementato notevolmente; come si fa infatti ad aggredire un secondo frutto quando il piattino è già pieno delle bucce del primo?
Bisogna riconoscerlo: il Cacciatore ha pensate geniali.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buccelliera.
il termine appropriato mi sembra buccelliera...
almeno nel gergo moderno (cioè da quando non è raro vedere il quinto posto a tavola ri-occupato).
Non so se all'origine si dicesse buccellatoio, ma di sicuro è in disuso...direi che è una forma arcaica. Ma credo che l'ultima parola spetti a nana7.
Dovessero sorgere problemi sul diritto d'autore allora s'interpella nano5.

a proposito...mi mancate.
Fortunatamente mi hanno rinviato la laurea... :-)

Anonimo ha detto...

ritengo che sarebbe opportuno avviare un'andagine accurata sull'origine del dittongo IE (buccelliera): non è da escludere l'ipotesi spagnola da "buccelEra" con consegiente aggiunta di jod in fase diastratica, ma è più probabile che sia semplicemente un dittongamento spontaneo dal latino...
ancora incerta l'origine dell'affracata palatale sonora intesa CC, probabilmente derivante dalla corrispondente latina sorda. C'è la possibilità che il termine sia un Cavallo di ritorno.
Buccellatoio e chiaramente voce dotta che presenta il suffisso -toio ormai quasi sempre sostituito da -trice o -iere.
In ultimo la disputa sul genere: perchè BUCCELLATOIO maschile e BUCCELLIERA femminile??
la quaestio è tuttora aperta.