venerdì 13 novembre 2009

Lei

Lei è quadrata, rossa, piccola. Lei sta in questa casa ormai da tanto tempo, e svolge il suo compito con precisione e tempismo perfetto. E' un po' ammaccata, e un pezzo di scotch la tiene insieme. Lei ha pure la funzione di illuminare fiocamente la notte buia quel tanto che basta controllare che ore sono (ma Nanasette sarà tornata?) o per raggiungere il bagno senza rimetterci un mignolo del piede. Lei è la sveglia sul comodino di Biancaneve.
La sua voce familiare - tutt'altro che melodiosa- ogni mattina interrompe il placido sonno (il migliore, quello che precede l'alba...) col suo insistente bi-bi-bi-bip un po' petulante ma efficace; dice "alzati, dài,coraggio...lascia il tepore rassicurante e vai...c'è una giornata che aspetta di essere vissuta, affrontata, organizzata, sfruttata, lavorata, goduta, e nessun altro può farlo al posto tuo, nè può darle il tocco personale che le darai tu."
Ma perchè non ci si abitua mai, e quel minuto è sempre eroico?

2 commenti:

Unknown ha detto...

me lo chiedo anch'io!
poi ci si mette pure il piumone a dirti "resta qui sotto un altro po' al calduccio..che sarà mai?.."

Live Bitter ha detto...

E poi c'è un piccolo Malacoda che gira tra le lenzuola e ti sussurra: "Sono la tua umanità, hai bisogno di altri 5 minuti..per essere bello pimpante e allegro!" (senza dirti che se acconsenti si conquisterà la tua volontà, che diventerà fiacca, per tutta la giornata)...