mercoledì 29 aprile 2009

Pelo e contropelo

Dal barbiere si parla di tutto, dal calcio ai massimi sistemi, dalla TV ai temi fondamentali della vita. Un giorno un tizio era andato a farsi la barba, e chiacchierando col barbiere venne fuori il tema dell’esistenza di Dio. “Dio non esiste” affermò il barbiere dopo una serie di ragionamenti. Il tizio lì per lì non trovò argomentazioni valide per convincerlo del contrario, perciò tacque; pagò il servizio e se ne andò. Uscendo dalla bottega, si imbattè in un uomo con una gran barba folta, e gli venne un’idea: andò a chiamare il barbiere e – mostrandogli il barbuto- gli disse “ Ecco, vede quell’uomo con la barba? Guardandolo si potrebbe affermare che i barbieri non esistono”.
“Ma io esisto!” rispose il barbiere. “Eccome se esisto! Solo che quel tale non viene da me...”
“Anche Dio esiste – ribattè l’uomo- ma lo trovi solo se lo cerchi, e lo cerchi se ti rendi conto che ne hai bisogno”.

lunedì 27 aprile 2009

Pantofole (o ciabatte?)

Nella casa del bosco c'è sempre stata la consuetudine di non stare con le pantofole se non nei momenti che precedono o seguono il sonno notturno. Se si torna da fuori magari si depositano le scarpe coi tacchi e ci si mette un paio di scarpe basse e comode, ma non le pantofole. Perchè? Per una forma di rispetto degli altri che vivono con me, e per cercare di mantenere un certo stile anche nei momenti di relax. Spesso cadiamo nella trappola di pensare la casa come un ambito privato, in cui siamo lontani dallo sguardo critico di chi ci giudica per come appariamo più che per come siamo (colleghi, amici, clienti...insomma, lo spazio pubblico)e possiamo perciò spogliarci di tutta una serie di "abiti" buoni (non solo vestiti!) e privilegiare la nostra comodità rispetto all'offrire a chi ci sta vicino un'immagine gradevole di noi. Un saggio del nostro tempo (che è anche un grande santo) consigliava a noi donne di curare un po' la facciata, come si fa con i palazzi logorati dal tempo: bando dunque alle tute informi, con i bozzi all'altezza delle ginocchia; bando alla faccia sfatta (anche se dovuta a una mega stirata); bando al passo ciabattante, anche se quelle vecchie pantofole di panno liso sono ormai così morbide che hanno preso la forma del piede. Costa un po' di fatica, ma vale la pena. L'amore si nutre anche di questi piccoli dettagli, che contribuiscono a rendere piacevole agli altri tornare a casa.

domenica 26 aprile 2009

Il tempo

Da qualche giorno Biancaneve si trova spesso a fare considerazioni semi profonde sul tempo (non quello meteorologico, il tempo-tempo): infatti sembra ieri che la quarta Nana ha comunicato che intendeva sposarsi, e in quattro e quattr'otto è già tutto finito, passato, concluso. C'è un qualcosa di magico nell'aspettare le cose belle, nell'immaginarle nei dettagli, nel preparare tutto perchè quel che deve succedere succeda nel migliore dei modi (mettere le lenzuola fresche di bucato nel letto dell'ospite o del figlio che sta per arrivare, preparare e congelare quel condimento di pasta da trovare pronto quando lui/lei sarà qui, segnare col pennarello sul calendario l'orario di arrivo e aspettare in aeroporto che si aprano le porte scorrevoli per vedere subito il volto sorridente, curare piccoli dettagli nell'organizzazione di una festa...). L'attesa di una cosa bella si fonde col desiderio di viverla nella realtà; poi, quasi di botto, ti accorgi che è passata, e vorresti riviverla da capo, e guardi più volte le foto che rivelano molto di più dell'immagine che rappresentano, perchè ti fanno rivivere un pezzo di atmosfera, dei sentimenti e delle emozioni che la fotocamera ha colto in un istante preciso. Noi persone umane siamo così, specie quando gli anni passano e ci trasformiamo un po' dentro (oltre che -ahimè- fuori); siamo così, sempre protese verso qualcosa che deve venire, e che quasi non fa in tempo ad essere presente che è già passato.
Biancaneve prende delicatamente tra le dita dell'anima questi pensieri, cerca di piazzare ogni pennellata e ogni sfumatura al posto giusto nel grande disegno della sua vita, e considera come questa ansia di perennità, di una gioia che non avrà mai fine è stata messa dentro di noi affinchè non ci fermiamo a contemplare un orizzonte solo terreno. Siamo fatti per l'eternità, per un incontro finale e gioioso con l'Amore che non avrà mai fine. Sarà - come dice Tiziano Ferro in una delle sue ultime canzoni - "sempre arrivo e mai partenza".

sabato 25 aprile 2009

In treno

Oggi Biancaneve e il Cacciatore sono andati a Montemaggiore Belsito a pranzo da amici che hanno una casa in aperta campagna; ci sono andati in treno. Oltre che per evitare lo stress delle code per uscire e rientrare in città, il treno è stato scelto perchè a Biancaneve piace un sacco; guardare dal finestrone e vedere scorrere case con i panni stesi ai balconi, i prati verdissimi con le pecore che brucano sorvegliate da un pastore solitario, cercare di indovinare le relazioni e le storie degli altri viaggiatori...tutto stimola la sua fervida immaginazione e le fa costruire intrecci, affibbiare ruoli, immedesimarsi nella donna di colore seduta sulla panchina della minuscola stazione di Bagheria aspettando chissà chi. Il paragone tra la vita e il viaggio è trito, ma sempre affascinante; e ogni occasione per sognare un po' incrociando i percorsi degli altri anche solo per brevi momenti è sempre fonte di godimento. Forse se non avesse sposato il Cacciatore Biancaneve si sarebbe cercata un capostazione per marito.

venerdì 24 aprile 2009

Barattoli.

Ognuno ha le sue fissazioni, ok. Da qualche tempo il Cacciatore ha quella di raccattare pazientemente tutti i barattoli di vetro vuoti che riesce a trovare, lavarli con cura e portarli giù in garage dove vengono riposti ordinatamente su una mensola . Biancaneve arzigogola sui possibili usi di un tale parco-vetri: sarà per metterci dentro l'olio che serve a "tagliare" la benzina del Vespone? Sarà per avviare una produzione industrial-familiare di marmellate e conserve biologiche? O per aprire un allevamento di pesci rossi con problemi relazionali? Top secret. Intanto ogni volta che si entra in garage sembra di vedere una di quelle scene da film in cui gli investigatori cercano di decifrare la personalità di un soggetto attraverso le cose che conserva... Boh! Comunque domani è l'onomastico del Cacciatore, e la consorte ha già un'idea per un possibile regalo: c'è un certo barattoletto di capperi quasi finito che ha una forma deliziosa. Gli piacerà?

mercoledì 22 aprile 2009

La festa nel bosco

Questo blog tace ormai da tempo, perchè Biancaneve, annessi e connessi sono stati impegnati nella grande avventura della boda (in spagnolo significa "nozze", mentre "matrimonio" è la coppia di sposi). C'è stato di tutto: contrarietà di ordine burocratico, furti di portafogli sull'autobus, una gioia immensa per la venuta di tutti i nani emigrati, serenate sotto il balcone,ansie meteorologiche, e l'affetto grande mostrato da innumerevoli amici che hanno condiviso con partecipazione autentica la nostra emozione. La casa del bosco si è affollata e poi svuotata, ma già si sa che i muri perimetrali sono una convenzione, perchè sempre questa casa-base conterrà la presenza di tutti quelli che qui hanno forgiato le loro ali per spiccare il volo verso l'Amore, declinato in varie forme. Qualcuno ha detto che "Home is the place from...". La torre di controllo - asciugata qualche plausibile lacrimuccia- è sempre a disposizione per fornire assistenza, e per augurare a tutti buon volo.

mercoledì 1 aprile 2009

Meno 17

Domani arriva la Nanasposa, e Biancaneve si godrà la figliola nelle sue ultime due settimane da “ragazza” occupandosi degli ultimi dettagli in vista del matrimonio ma anche – se il tempo si aggiusterà- con qualche mattinata di relax sulla spiaggia a prendere un po’ di colore. Di tanto in tanto affiorano ricordi di quando lei era piccola: una festa di carnevale (verso i quattro anni) dove la povera figlia non conosceva nessuno, e fu trovata dalla padrona di casa dietro una pianta con le lacrime agli occhi perché un bambino le aveva rifilato una caramella all’aglio, una recita scolastica al Teatro Biondo vestita da bambola con tanto di cappello a nastri e ombrellino, il primo viaggio da sola a 15 anni per andare a Milano a trascorrere due settimane di vacanza-lavoro. Ma Biancaneve non ha molto spazio per pensare al passato: c’è il presente, qui e ora, e tra poco arriveranno i nani emigrati, ed è alle ultime settimane la gestazione che culminerà nella nascita di una nuova famiglia: unica, originale, irripetibile, punto di congiunzione di stili e abitudini diverse e armonizzabili.

Una nuova famiglia che nasce, la coppia di sposi che la mette al mondo, ha bisogno anche del sostegno discreto di che le sta attorno: per questo si va ai matrimoni. Si fa festa, è ovvio; ma- con la propria presenza- ai due che davanti a tutti (e a Dio) affermano il loro impegno ad amarsi per sempre nonostante tutto, si dice affettuosamente “Coraggio!”