venerdì 26 dicembre 2008

Quando eravamo bambini sicuramente abbiamo imparato a memoria qualche poesia di Natale. Biancaneve ne ricorda due in particolare: una la mette nel post di oggi, l'altra forse verrà fuori domani. Auguri a tutti.


E’ nato Alleluja (G. Gozzano))

E’ nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.

Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!

Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.

Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
E’ nato, è nato il Signore!
E’ nato nel nostro paese.

Risplende d’un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E’ nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!

mercoledì 24 dicembre 2008

Favoletta di Natale

C’era una volta ( e forse c’è ancora) una donna che nella vigilia di Natale pregava Dio contemplando il presepe.
-Signore, voglio stare nella grotta come un personaggio in più; fammi essere...che so...una giraffa.
-Troppo alta- le disse Dio- il soffitto è basso e sbatteresti la testa.
-Allora, Signore, un elefante.
-Troppo ingombrante per il poco spazio che c’è, e poi non la smetteresti di mettere il naso dappertutto.
-Guarda, Signore, potrei essere benissimo un orso bruno...
- Non se ne parla proprio! - rispose Dio- Da secoli tutte le generazioni contemplano il presepe, ci sono pure le cartoline stampate, e non si è mai visto un orso bruno nella grotta. No, no...impossibile, mi dispiace, ma non posso rivoluzionare il mio presepe, quello vero.
La donna era di natura sua un po’ insistente:
-Signore, so che per Te- che sei eterno- il tempo non è un problema; forse non mi sono spiegata bene: io non voglio essere un personaggio in più nei presepi fatti ora, con le statuine e i sugheri, ma in quello vero, originale, autentico. Capisco le tue perplessità, perché la richiesta è un po’ ardita, ma...mi è venuta un’idea!
Si avvicinò un po’ di più all’orecchio di Dio e gli disse piano piano qualcosa.
- E sia! – disse Dio - (lo disse come era abituato a dirlo, in un modo molto efficace). Questo animale ti si attaglia bene: fastidiosa come a volte sei tu, non sempre attratta dalle cose nobili e profumate, con due occhi grandi per cogliere la realtà da tante angolature, e con due ali piccole piccole che non sanno farti volare alto.

Se guardate bene i cartoncini che raffigurano il presepe, magari usando una lente d’ingrandimento, vedrete una piccola mosca nera posata sull’orecchio sinistro del bue che a tratti la scaccia (ma poi si rassegna e la lascia stare).
Fu così che la donna conquistò un posto in tribuna per assistere all’evento che ha cambiato la storia, e nessuno la schioda più da lì.

Aggeggi tuttofare

Pare che – nonostante la crisi economica che ha ridotto i consumi alimentari degli Italiani e fatto diminuire sensibilmente le spese per l’abbigliamento – ci sia un articolo la cui vendita non ha subìto flessioni: il telefonino. Ci sono cellulari di tutti i prezzi, alcuni con funzioni impensate e geniali, al punto che alla solita domanda “ Se tu dovessi andare su un’isola deserta portando con te solo una cosa, che porteresti?” la risposta sarebbe ovvia: il telefonino (specialmente se è multifunzione come quello reclamizzato per scherzo nel video che segue)

martedì 23 dicembre 2008

Carràmba, che sorpresa!

Ore 8,15 di domenica 21 dicembre. Biancaneve ieri sera ha fatto le due a causa della festicciola organizzata per il compleanno di Nanocinque, e stamattina ha deciso di dormire un po’ di più; ma con un orecchio sente parlottare in cucina, e la cosa la incuriosisce: che la Nonna stia poco bene? che il cacciatore si sia messo a sproloquiare con se stesso ad alta voce? Poscia più che il sonno potè la curiosità, e con gli occhi ancora mezzi chiusi lei è andata in cucina e ha trovato...Nanotre volato qui da Genova per passare qualche giorno alla casa-base prima di Natale. Scena di effetto, straordinaria; ci manca solo la Carrà che annuncia “Signora Biancaneve, suo figlio Gigifix....E’ QUI!” mentre l’orchestra suona, la telecamera gira in tondo e tutti piangono. La sorpresa è riuscita in pieno. Quanto sono belle le sorprese! Una cosa piacevole che succede senza preannuncio, un’emozione, un regalo – la presenza di una persona cara - più gradito di qualunque altro oggetto anche di gran valore. Gli ultimi due giorni sono stati molto intensi nella casa del bosco, finalmente ancora una volta affollata.
Ora non ci resta che affollare un’altra casa, una capanna dei dintorni di Betlemme, e farci sorprendere dall’evento straordinario che accadrà lì.

sabato 20 dicembre 2008

Numeri primi

Nella piccola libreria della cucina della casa del bosco c'è un'accozzaglia di primi volumi: si tratta delle prime uscite di collane di libri proposti in edicola negli ultimi anni. Le case editrici - per invogliare la gente ad iniziare la collezione - vendono il primo volume della serie ad un prezzo molto basso, e in genere si tratta di libri molto ben fatti per attirare l'attenzione dei compratori. Insomma, il Cacciatore lo compra, ma poi non persevera, e lo fa a ragion veduta. E così abbiamo i primi volumi della Storia universale, della Sacra Bibbia, della Storia della Filosofia messi lì a disposizione; se a qualcuno pungesse vaghezza di approfondire l'antico Egitto, la Genesi o il periodo da Talete ad Aristotele saremmo a posto, c'è tutto; ma se ti viene un dubbio sul Medioevo o sulla prima guerra d'indipendenza, se cerchi il commento ad un versetto del Profeta Isaia o vuoi capire meglio Cartesio o Schopenauer...spiacenti, non rientrano nel primo numero. Biancaneve pensa che in fondo la piccola libreria della cucina della casetta del bosco è lo specchio dell'abitudine a mettere le prime pietre (quelle che costano meno) mentre il portare a compimento è oneroso sotto tutti i punti di vista. E comunque avendo solo un numero lo consultiamo di più che se avessimo la collezione completa: basta farsi venire le curiosità giuste.

venerdì 19 dicembre 2008

I 25 di Nanocinque

Tanto per cambiare oggi è giorno di festa nella casa del bosco: cinque lustri, un quarto di secolo, insomma oggi fa 25 anni il quinto nano. I cartelli della cucina erano tutto un Mix di disegnini, auguri e scritte comprensibili solo da chi qui ci vive; i regalini sotto il tovagliolo rispondevano ai suggerimenti del festeggiato (compreso un golf di gran marca, ovviamente tarocco). Del resto ormai lui è famoso: c'è il Frutta Mix, il Mixer De Longhi, i brani musicali Mixati... ma il nostro è l'unico, impareggiabile, inimitabile, insuperabile, ineguagliabile, l'originale e autentico Mix.
Tanti auguri!

giovedì 18 dicembre 2008

Fare festa

Fare festa non è una cosa tanto facile: potremmo pensare che bastano regali costosi, grandi abbuffate di cibo, luci colorate e sfavillanti, e invece no: a volte c'è tutto questo, ma al tempo stesso c'è una certa tristezza che non vuole proprio andare via, e di cui non sappiamo cogliere la radice. La festa è qualcosa che ha a che fare con l'amore, col desiderio di dare una gioia alle persone a cui vogliamo bene. Biancaneve ha trovato questo video delicato, che - guarda caso- è un po' spagnolo (di questi tempi la Spagna va forte da queste parti!).

mercoledì 17 dicembre 2008

Sette giorni e sette notti

Manca ormai solo una settimana al Natale, sette giorni e sette notti per prepararsi come si deve ad una delle feste più belle dell'anno. Si possono cominciare le manovre di avvicinamento per giungere a Betlemme in orario ad accogliere Gesù Bambino. Nella casa del bosco si è sempre fatto con molta cura il presepe; quando i nani erano piccoli, in mezzo alle statuine dei pastori diretti alla capanna si trovava di tutto: piccolissime macchinine Ferrari Testarossa, indiani Cheyenne con tanto di copricapo piumato e lancia in mano,figurine di Fred e Wilma Flintstone nei loro abitini leopardati...insomma , un ventaglio assai vario di "tipi" più o meno strani che ciascuno dei bambini metteva come tocco personale tra i sugheri e che rappresentavano in un certo senso la portata universale della Redenzione. Quà e là c'erano poi le pecore, sette delle quali portavano al collo un nastrino colorato (rappresentavano ciascuna uno dei nani, riconoscibili dai colori diversi); la sera, prima di andare a dormire, ciascuno dei piccoli prendeva in mano la sua pecora ( oggi diremmo il suo avatar) e le faceva fare un passo avanti verso la capanna. In quelle sere la preghiera più recitata era questa "Gesù Bambino, mio dolce amore, vieni a nascere nel mio cuore".
Oggi la casa del bosco ha un presepe con le statuine grandi, che sembrano di legno; sono scomparse le casette e le palmette finte, e tutto ha un'apparenza più adulta, sobria ed elegante. Biancaneve - non disponendo di un asino o di un bue, certamente più somiglianti - ha scelto per sè una pecora di buona stazza, che procede lentamente, passo dopo passo, verso la grotta; ci sono ancora sette giorni e sette notti per percorrere la strada che manca, e poi...

martedì 16 dicembre 2008

Quando i figli aiutano



E' bello quando i figli ci aiutano....ma non sempre!

domenica 14 dicembre 2008

Il brodo

Il brodo - si sa - è l'acqua di cottura di un pezzo di carne o di alcune verdure, e si può ottenere anche "artificialmente" con il dado.
C'è però un altro tipo di brodo, che è quello che alcuni fanno quando raccontano le cose abbellendole, infiorettandole, condendole con un po' di autocompiacimento per i risultati ottenuti o con lodi sperticate sull'operato di altri.
Biancaneve conosce molte persone Knorr, capaci di produrre e versare damigiane di brodo; in fondo svolgono una missione rassicurante, rimediano al difetto di vedere solo le cose negative e fanno sembrare grande e bello anche l'ordinario. L'importante è avere una zattera o almeno un salvagente per non affogare nel brodo.

sabato 13 dicembre 2008

Evviva la Cuccìa

Oggi è l'onomastico di Biancaneve, e qui se lo ricordano tutti per via della tradizione di non mangiare pasta e pane. L'usanza ha origine nel fatto che nel 1646 una grave carestia colpì la Sicilia orientale, allora sotto la dominazione spagnola; proprio il 13 dicembre (era domenica) mentre si celebrava la messa nella cattedrale con il simulacro di Santa Lucia esposto alla venerazione dei fedeli, una colomba bianca entrò e si posò sull'altare, e nel porto di Siracusa entrarono alcune navi cariche di grano. Il popolo affamato non aspettò che il grano venisse macinato ma lo bollì subito; da allora in questo giorno si rinuncia a mangiare pasta e pane e ci si accontenta (sic!) di meravigliose arancine di riso e della "cuccìa", un dolce fatto di crema di ricotta o di latte con grano bollito, pezzi di cioccolato e zuccata.
Il telefono della casa del bosco squilla parecchio in questo giorno, e Biancaneve ringrazia Dio di avere tanta genta che le vuole bene.

giovedì 11 dicembre 2008

La bellezza

Diceva Dostoevskji che la bellezza salverà il mondo; non il potere, non la scienza, non il denaro.
Secondo il filosofo Pascal esistono nel mondo tre ordini di grandezza: il primo è quello dei corpi e delle cose materiali (ad esso appartiene la forza, la ricchezza),poi c'è l'ordine del genio e dell'intelligenza (la scienza, l'arte), infine l'ordine della bontà (la santità, la grazia).Tra ognuno di questi livelli e il successivo c'è un salto di qualità enorme: al genio non aggiunge o toglie nulla il fatto di essere bello o brutto, ricco o povero: allo stesso modo al santo non aggiunge nulla l'essere bello, sano, ricco o intelligente e colto: la sua grandezza si colloca su un piano diverso, più alto.
Lo stesso discorso si potrebbe applicare alla bellezza: c'e la bellezza dei corpi, quella intellettuale o estetica, e la bellezza morale o spirituale. Da sempre gli artisti hanno cercato di cogliere e raffigurare la bellezza, per lo più rappresentando il volto femminile. In ogni viso di donna c'è una bellezza, un'armonia che padri, mariti, figli sanno cogliere al di là dei canoni estetici, un fascino e una grazia che solo l'affetto sa cogliere.


mercoledì 10 dicembre 2008

Feste

Per la casa del bosco dicembre è un mese complesso: ci sono infatti sei compleanni e due onomastici da festeggiare, oltre ovviamente alle feste canoniche come l’Immacolata e il Natale. Facilmente dunque accade che i preparativi per i festeggiamenti – i cartelli che il festeggiato deve trovare la mattina appena alzato in cucina, il pranzo più curato, qualche pensierino da mettere sotto il tovagliolo...- arrivati alla terza o quarta festa diventino “cose da fare” invece di essere il segno di una festa più interna, più vera, in cui si manifesta al protagonista di turno tutto l’affetto e la calorosa partecipazione all’evento che lo riguarda. Biancaneve si è messa in guardia contro questa tentazione, che l’affetto cioè diventi “cosa da fare” accanto alle altre molteplici, pressanti, ripetitive cose da fare.
Oggi il Cacciatore fa 60 anni, e il primo regalo che Biancaneve vuole fargli è quello di non avere accanto una moglie stressata.

sabato 6 dicembre 2008

I'm 18

Stamattina in cucina c'erano i cartelli per la festeggiata, come vuole la migliore tradizione della casa del bosco. Biancaneve trascrive uno dei due preparati dal Nano Poeta, che fa parte della serie "I'm ..."

I’m 18

Non dirmi matura: e che sono, una mela?
Somiglio al gelsomino, fiore piccolo, bianco, profumatissimo.
Il mio destino lo trovi scritto a chiare lettere in quell’impasto di allegria e pensosità che puoi leggere nel mio sguardo.
Il mio nome parla del mare, e della piccola barca con le vele aperte al vento.
Ho danzato sulle punte alla musica d’ogni tempo, ho camminato leggera sulle dune selvagge della mia isola. Memore di profonde radici, ho chiamato fratelli uomini d’ogni dove: ne ho visti tanti volare via e rimanermi accanto.
Il mio canto si distingue in ogni coro, perché ne segue le leggi e le trascende.
A te che sei amico do fiducia, ma non prendermi per fessa: cosa credi, ch’ io sia l’ultima arrivata?

venerdì 5 dicembre 2008

Compleanno

Domani Nanasette compie 18 anni.
La maggiore età dell’ultimo dei nani ricorda a Biancaneve che il tempo è passato in fretta, che perfino la piccola di casa non è più tanto piccola, e che la sua mamma deve rispettarne le scelte. La bimbetta sensibile che si commuoveva fino alle lacrime sentendo suo fratello suonare il pianoforte, la piccola scolara sotto età che frequentava – minuscola – la prima elementare con la sua cartella naj-oleari a fiorellini, la ragazzina che con i “veli” ( pezzi di tende o di fodera drappeggiati sapientemente e tenuti insieme da mollette per la biancheria) creava fantastici vestiti da principessa...è ora lei stessa una principessa agli occhi della sua famiglia, ed è una colonna della casa del bosco.
Auguri, piccola!

giovedì 4 dicembre 2008

Dispetti

Dice un antico proverbio che "la pentola taliàta non bolle mai", cioè quando aspetti che l'acqua inizi a bollire e guardi la pentola tenendo in mano la pasta da buttare giù il tempo non passa mai. Ma non è un dispetto del fornello: è che il tempo interno non sempre coincide con quello scandito dall'orologio, e quando hai fretta un minuto sembra un'ora.
Nel video qui sotto, invece, c'è qualcuno che è proprio dispettoso, ed è disposto a far passare un giorno e una notte per non dare sazio al povero studioso. E invece le cose succedono a volte proprio appena ci abbiamo levato mano.