venerdì 29 agosto 2008

Creme

Biancaneve si è comprata una crema per il viso Anti-Età. Non che ci creda molto, ma fosse che fosse efficace? Era tentata di prenderne una all’Olio di Jojoba ( che sarà mai una jojoba?) o una che riempie le rughe levigando la pelle, ma l’idea dell’anti-età la intriga un sacco. Beh, veramente si tratta di un non-senso affascinante, perché letteralmente l’unico vero anti-età è la morte, che ti blocca gli anni impedendo all’età di crescere, ma qui si tratta dell’età che non si deve mostrare non di quella che non deve crescere. Una volta Biancaneve ha sentito un commento che l’ha colpita: c’era una ragazza di spalle, in jeans di marca, scarpe alla moda, capelli biondi lunghi e ondulati; due ragazzotti in cerca di conquiste la raggiungono per vederla in faccia e uno dei due si rivolge all’altro deluso -“ Niè, (niente), di dietro liceo e davanti museo!” Forse la signora non aveva scoperto i prodigiosi benefici dell’anti-età. Gli spot dei cosmetici lanciano un invito da non prendere alla leggera “Tu vali. Prenditi cura di te.” E’ un buon consiglio, da applicare ogni giorno –mattina e sera- anche alle rughe dell’anima.

giovedì 28 agosto 2008

Lo sklompsch

Nella casetta del bosco è stato dato un nome – lo “sklompsch” – ad una situazione che tutto il genere umano conosce: si ha quando ci si trova in circostanze che sembrano fatte a posta per farti scappare la pazienza, che accavallano contrarietà senza lasciarti il tempo di gestirle a dovere, mettendoti in una situazione di imbarazzata impotenza. L’unica reazione possibile è un grugnito esasperato : “che sklompsch”!!
Sklompsch è il citofono che squilla contemporaneamente al telefono mentre stai per entrare sotto la doccia, il mazzo di chiavi smarrito e ritrovato il giorno dopo che avevi fatto sostituire tutte le serrature, il cellulare che squilla quando sei carico di sacchi della spesa.
Qualche tempo fa Nanotre ha lanciato un concorso sul tema, e i contributi pervenuti sono stati interessanti per giungere ad una definizione teoretica del fenomeno. Biancaneve ha pensato di riportare uno stralcio, al fine di suscitare interventi sul tema tra i lettori del blog. Si tratta di un testo sotto forma di telegramma:


non ricordo che giorno era.stop
trasloco da calle sancho davila a calle argensola.stop
macchina dai vetri appannati. doppio stop
piena di valige e sacchetti con cose inutili. stop
non le volevo buttare. stop
non si trova parcheggio davanti al portone. stop
5 giri. stop
la lascio sulle strisce a 50 metri. stop
piove. stop
scendo dalla macchina e becco la pozzanghera.stop
mano destra 6 sacchi di cose inutili. stop
mano sinistra valigia.stop
spalla borsa. stop
valigia troppo piena.stop
mano sinistra lascia valigia e cerca chiavi del portone nella borsa
cade valigia in avanti....cade borsa dalla spalla. stop
valigia azzuro carta da zucchero si sporca tutta. stop
riesco ad aprire il portone stop
entro. stop
devo salire 3 scalini per arrivare all'ascensore.stop
cade borsa dalla spalla... stop
mano sinistra lascia valigia per mettere borsa in spalla . stop
valigia cade in avanti......stop
mano sinistra in un movimento istintivo cerca di recuperare valigia azzurro carta da zucchero. stop
valigia precipita dai tre scalini...stop
mano sinistra sbatte contro porta.stop
male cane!!!!!!!......stop
non posso gridare.stop
ascensore guasto. stop
mi viene da piangere.stop

martedì 26 agosto 2008

Il ritorno di Biancaneve

Fine delle vacanze e fine dei nostri servizi.
Ci avete creduto, eh? Ma in realtà i nostri servizi non finiscono mai, proprio come i rotoloni Regina. Ed ecco la famiglia del bosco – o piuttosto quello che ne resta, visto che siamo decimati – tornata nella casa cittadina. La formazione a tre punte –Biancaneve, Cacciatore e Nanasette- fa pensare a quella canzoncina che si cantava tanti anni fa: “...e se prima eravamo in nove a ballare l’ hully-gully, adesso siamo in otto a cantare l’hully-gully” e così via. E’ stata un’estate intensa, assolata, colorata, movimentata, variegata come una coppa di gelato alla frutta, e non è ancora finita.